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Lo sfortunato caso del turista cremonese ucciso dalla legionellosi: evento tragico, ma non c'è allarme per la salute pubblica

Lo sfortunato caso del turista cremonese 65enne ucciso in pochi giorni dalla legionella dopo una vacanza in Campania ha lasciato dolore in parenti e amici e un po' di preoccupazione. Fermo restando che si tratta di un evento tragico, a livello di salute pubblica non è il caso di allarmarsi. La legionella si diffonde tramite inalazione di goccioline d'acqua infette, i luoghi più rischiosi sono piscine ed ambienti termali (ma anche gli impianti di condizionamento vanno controllati) ma ha una diffusione molto limitata. Questa che vedete sotto è la tabella che l'istituto superiore di sanità riporta sul suo sito relativa alla diffusione della legionellosi:

legionellosiù.png

Come vedete è in aumento ma nell'anno peggiore, 2019, si sono riscontrati 3199 casi per milione di abitanti. Siamo comunque di fronte a una diffusione limitata. Quanto alle età a rischio, una seconda tabella dell'Istituto superiore di sanità:

legionellosi2.png

Come vedete, non siamo di fronte a numeri che debbano suscitare allarme.

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