Approfondimenti

Riflessioni sui costumi che cambiano fra cibo tradizionale (in trionfo nelle sagre, Fasulin!) e cibo moderno

In questi giorni si è rinnovata la tradizione dei Fasulin, un piatto tipico della cremonesità. Ha trionfato nelle sagre, a Pizzighettone dove c'è un appuntamento molto sentito ma anche in tanti altri paesi del territorio. Aprendo i social, poi, sono stato sommerso da foto di amici che pubblicavano fasulin mangiati nelle varie sagre ma anche in casa, con orgoglio delle proprie tradizioni.

Bene, ora mi appresto a fare una riflessione ma prima una premessa: io faccio il cronista, non il politico o il militante di qualche movimento di pensiero, di conseguenza a me interessa registrare la realtà e raccontarla. Per me si possono amare i fasulin o amare il sushi e rispetto il punto di vista di tutti. Quanto segue non è quindi una presa di posizione pro o contro i fasulin o pro o contro il sushi, ma una analisi della realtà in movimento (anche perché, sia detto, io amo la buona tavola, sia quella della cucina tradizionale che quella più moderna o etnica, basta che sia buono il sapore e assaggio volentieri!).

Ebbene, la festa dei Fasulin, in occasione della festa dei defunti (c'è coincidenza temporale) mi ha fatto riflettere su una circostanza: il 1 novembre i social sono tempestati di foto di fasulin, ma il resto dell'anno? A parte qualche episodico, sparuto caso, i fasulin restano nell'oblio. Attenzione, i fasulin sono un esempio ma il discorso si può allargare a tutti i prodotti culinari della tradizione. 

Hanno un luogo in cui sono padroni e re e regine, cioè le sagre: alle sagre spopolano. Nelle abitudini di tutti i giorni, nei consumi quotidiani, però, stanno sparendo, specialmente fra i più giovani. Inoltre, se si getta lo sguardo sui ristoranti tipici, si può facilmente notare che dal quasi monopolio di un tempo stanno diventando di nicchia. Ultimamente hanno chiuso in tre (negli ultimi anni, si intende), fra i più popolari: Mellini, Cerri e Bar Sport. Per pensionamento o altri motivi personali, non per mancanza di clienti. Solo il Bar Sport però ha trovato una nuova gestione. Il numero complessivo dei ristoranti tipici è sicuramente meno ampio rispetto a qualche decennio fa.

In compenso, non c'è bisogno di fare ricerche di mercato per notare una grande esplosione di ristoranti ecnici: il sushi è il re in questo caso ma abbiamo anche ristoranti indiani, hamburger americani, negozi che vendono poke in stile Hawaii. Soprattutto, piacciono molto ai giovani.

Ovviamente, non bisogna generalizzare: ci sono giovani che amano la cucina tradizionale e anziani che assaggiano volentieri il cibo etnico. Il trend però è sempre più cibo etnico e meno cibo tradizionale, è fattuale ed è interessante perché indica come cambiano i costumi. Può piacere oppure no, ma è fattuale: a voi decidere se vi piace o meno (e io, come spiegato a inizio articolo, me ne sto neutrale da bravo cronista)

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