Il Comune di Cremona ha da qualche tempo una apprezzabile piattaforma di dati statistici che tutti possono consultare (la trovate qui https://www.comune.cremona.it/node/510571#3). Ci siamo "divertiti" a fare qualche "conto" numerico sui cremonesi. Di solito analizziamo la popolazione nel suo complesso ma stavolta abbiamo voluto affrontare un'analisi precisa: di quanto cala la popolazione cremonese senza gli immigrati? Sappiamo che Cremona, come tutta Italia, risente di un forte fenomeno di calo demografico compensato solo in parte dagli arrivi dei flussi migratori. Esattamente, però, di che numeri stiamo parlando, soprattutto in relazione alla fascia più giovane di età? 

Ecco una tabella ricavata dai dati del comune contenuti nella piattaforma sopra citata e dall'annuario 2006 (dati quindi del 2005) sempre del Comune di Cremona (consultabile qui https://www.comune.cremona.it/sites/default/files/allegati/2015/01/Popolazione.pdf). Cominciamo con i dati sulla popolazione totale: partiamo dal 2002, dato più antico disponibile, arriviamo al 2023 (passando per il 2019, ultimo anno precovid):

Come vedete la popolazione è stabile ma solo grazie all'afflusso degli stranieri. Gli italiani di cittadinanza sono calati di 5346 unità in 18 anni (un calo superiore al 14%)

Vediamo ora i giovani 0-20 anni e 20-40 anni. Qui utilizziamo i dati del 2005 (dato più antico disponibile, grazie all'annuario) e quelli del 2023

Analizziamo i dati. La popolazione 0-20 anni cresce ma solo grazie agli immigrati che compensano con "surplus" le perdite dei cittadini italiani (758 unità in meno, calo superiore all'8%), la polazione 20-40 anni cala vistosamente anche nel numero complessivo (-2799, calo di oltre il 15%) nonostante un forte aumento della presenza di cittadini stranieri (1537 in più). Il calo dei cittadini italiani residenti qui, infatti, si fa crollo: -4336, pari a oltre il 28%!

Qui si innesta un discorso importante che va oltre il calo demografico: il calo c'è ed è un problema ma quando i giovani cremonesi arrivano a 20 anni vanno via da Cremona per lavorare o studiare e non tornano (o almeno rientrano solo in parte) anche quando sono più grandi (anche le centurie fra i 30 e i 40 anni sono in drastico calo numerico).

In altre parole: facciamo meno figli (parecchi) e quando sono grandi se ne vanno e non tornano (tantissimi). Scriviamo questi dati in periodo elettorale: tutte le forze politiche dovrebbero riflettere su questi dati e proporre soluzioni, altrimenti Cremona, che già è una città molto anziana come struttura demografica, diventerà un vero e proprio ospizio (sia chiaro: detto col massimo rispetto di chi è anziano, ma una città ha bisogno dei suoi anziani ma anche di forze fresche e dinamiche)