
Cronaca
"Un salotto per Cremona": dopo i totem polemiche in Galleria del Corso, intanto ecco i primi stendardi
- Di: Alexandro Everet
- Sab 26 Nov 2022
Si sta rivelando un progetto "creatore" di polemiche la rigenerazione urbana progettata dal Comune di Cremona, quella dei totem e degli stendardi (per utilizzare le parole entrate nell'uso comune che richiamano il progetto). Ricapitoliamo le puntate precedenti e aggiorniamo con le ultime novità. Prima di tutto, si tratta di un progetto finanziato in parte con un bando regionale e voluto dal Comune di Cremona classificato sotto il titolo "Un salotto per Cremona": installazioni artistiche e di arredo urbano che devono rendere più vivibile e attrattiva la città. Prima di tutto, il testo ufficiale: qui riportiamo il link alla determinazione dirigenziale che indica nel dettaglio tutto quanto c'è da sapere. Eccola:
Il primo passo sono stati i totem, installati alle porte cittadine, molto divisivi: sono fioccate tantissime critiche, il Comune ha difeso la sua scelta. Una nota: molti sono convinti che quei totem costino 220000 euro ma non è esatto, i totem costano quasi 77000 euro più iva, il costo di 220000 euro è quello totale del progetto che prevede appunto altre installazioni. Dette questo, si tratta di cifre molto ingenti, sia in generale sia per i totem.
Secondo capitolo: i commercianti della galleria del Corso si sono opposti alla decorazione artistica del soffitto, prevista nell'ambito del progetto. Contestano il periodo (ora la gente spende per gli acquisti natalizi e non vogliono impalcature che ostruiscano il passaggio) e per non essere stati consultati.
L'accusa di mancato coinvolgimento rivolta al Comune è particolarmente pungente in quanto Galimberti sin dall'inizio del suo primo mandato ha fatto della partecipazione popolare alle decisioni uno dei simboli del suo percorso (per ora non è arrivata una replica del comune ai commercianti, almeno a livello pubblico).
Sulla galleria del Corso ci permettiamo una nota: a chi scrive i murales piacciono, ma effettivamente in Galleria ci sono problemi più urgenti (decoro e pulizia, per non parlare dei problemi con i gruppi di ragazzini che bivaccano in orario notturno, anche se in questo caso si tratta di ordine pubblico e il Comune può fare qualcosa fino a un certo punto) e senza risolvere quelli i murales diventano secondari. Guardate nella foto che senso di abbandono danno le vetrine pubblicitarie che sono costantemente quasi tutte vuote. Va però detto che il Comune non può intervenire senza la collaborazione dei privati (e senza quella non si può rilanciare la Galleria, questo è pacifico, al netto delle eventuali colpe del Comune).
Ora l'ultimo capitolo con l'installazione dei primi stendardi che saranno collocati in tutte le vie principali. Visti così, onestamente, non ci convincono molto. Va detto però che l'installazione non è finita quindi è inutile lanciarsi in giudizi affrettati, vediamo il progetto finito (sperando che abbia un aspetto diverso). Eccoli:
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