Il consiglio comunale dell'11 luglio ha affrontato la questione Tamoil e in particolare il consigliere della Lega Simona Sommi ha chiesto se è previsto un qualche progetto di reindustrializzazione delle aree di proprietà Tamoil esterne al polo logistico. L'assessore all'ambiente Simona Pasquali ha dato risposta negativa. Qui tutto il resoconto ufficiale:
La seduta si è tenuta in videoconferenza. In aula erano presenti solo il Presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti, il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo e, per la segreteria dell’Ufficio Consiglio, il responsabile Mariano Venturini e l’addetta Paola Dolara. Sindaco, assessori e consiglieri comunali erano tutti collegati in videoconferenza.
Interrogazione presentata in data 29 giugno 2022 dalla consigliera comunale del Gruppo consiliare Lega - Lega Lombarda Simona Sommi sul Piano di re-industrializzazione di aree di proprietà Tamoil esterne al polo logistico.
Premesso che:
in data 2 aprile 2011 presso il Ministero dello sviluppo economico è stato sottoscritto un accordo tra Governo, Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Comune di Cremona, società Tamoil e organizzazioni sindacali. Tra i contenuti figurano, per la parte che riguarda la bonifica delle aree i seguenti punti:
a) Tamoil si impegna a bonificare gli impianti, suolo, sottosuolo e acque sotterranee impattati dall'attività industriale condotta sui sito della Raffineria e nel sostenere i costi necessari per la realizzazione degli interventi;
b) Tamoil continuerà nelle opere di ripristino ambientale in accordo con gli enti interessati nel terreno insaturo e nelle acque di falda delle aree rivierasche, in fregio al fiume Po, a sud del confine del proprio insediamento, sino al recupero delle stesse alla effettiva e definitiva fruibilità;
per la parte che riguarda nuove iniziative produttive a favore del territorio: piano di re-industrializzazione di aree di proprietà Tamoil esterne al polo logistico.
Ricordato che:
in data 13 ottobre 2020, la Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso straordinario presentato dal manager dell'ex Raffineria Tamoil, Enrico Gilberti, contro la sentenza definitiva di condanna a 3 anni di reclusione per disastro ambientale colposo. Sentenza emessa il 25 settembre 2018 e passata in giudicato, con la quale è stata confermata altresì a carico del medesimo il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali cagionati alle costituite parti civili.
Considerato che:
l'Accertamento Tecnico Preventivo disposto dal giudice del Tribunale di Cremona Andrea Milesi su richiesta della società Canottieri Bissolati, e depositato nel gennaio 2022, evidenzia che "il meccanismo di contaminazione dell'area occupata dalla Bissolati è dato dal flusso d'inquinanti (idrocarburi) provenienti dal sito di proprietà Tamoil; lo spessore degli idrocarburi in galleggiamento sulla falda varia dai 39 ai 70 centimetri; gli inquinanti, idrocarburi, provengono solamente dal sito Tamoil". Tale preoccupante situazione ambientale rende necessaria la verifica delle matrici ambientali del sito Tamoil - a partire dallo stato di usura dei serbatoli, vecchi di 70 anni, e della rete fognaria, vecchia di 50 anni e la verifica della funzionalità della barriera idraulica. In assenza di tali verifiche risulterebbe oltremodo inopportuno anche solo prefigurare nuove attività di re-industrializzazione di aree di proprietà Tamoil.
Rilevato che:
nel corso della seduta del 26 gennaio 2022 dell'Osservatorio Tamoil – organismo costituito dal Comune di Cremona per il monitoraggio delle attività in corso e il confronto fra tutti i soggetti coinvolti - il manager Tamoil Enrico Garavaglia ha confermato che quello di Cremona "è un sito che continua ad essere rilevante nella strategia del gruppo Tamoil che sta valutando nuovi investimenti su tre fronti: il fotovoltaico, la produzione di biocomponenti e la conversione di materiali plastici in combustibili avanzati". A tale riguardo il manager Tamoil ha affermato che "abbiamo già iniziato alcuni passaggi di tipo autorizzativo con gli uffici".
Si interrogano il Sindaco e la Giunta comunale attraverso gli assessori competenti:
per sapere se è stato presentato dalla società Tamoil presso gli uffici competenti dell'Amministrazione comunale un piano di reindustrializzazione di aree di proprietà Tamoil esterne al polo logistico;
in caso affermativo, quali sono i contenuti e gli obiettivi di tale piano e se sono già iniziate le procedure di tipo autorizzativo per nuove attività industriali nel sito Tamoil.
All’interrogazione ha risposto l’Assessore all’Ambiente Simona Pasquali: Vorrei, prima di rispondere, fare alcune precisazioni, perché sia chiaro a tutti di cosa parliamo e perché, vista la complessità del tema. Nelle premesse dell’interrogazione vengono riportate le attività che Tamoil si impegna a fare cioè bonifica delle aree interne e ripristino ambientale delle aree esterne. Per quanto riguarda le aree interne ricordo che per bonifica si intende messa in sicurezza operativa, e, come già detto più volte dopo la caratterizzazione delle matrici ambientali del 2007 delle aree interne ed esterne e dopo la trasformazione da raffineria a deposito, la norma non prevede la bonifica complessiva del sito ma appunto la MISO che è composta da pozzi di barriera idraulica e aspirazione del surnatante dai piezomentri. Per le aree esterne, pur non sussistendo pericolo sanitario, è stata prevista una riqualificazione ambientale, ovvero aspirazione di surnatante, trattamento dei vapori e delle acque di falda. Per legge quindi questa è la bonifica prevista ed anche in caso di re-industrializzazione non è prevista una bonifica complessiva del sito interno al deposito, se non a definitiva conclusione delle attività industriali. Per le aree esterne, come già detto, è in corso il ripristino delle matrici ambientali. Questo non esclude la vigilanza e il controllo in caso di re-industrializzazione. Nelle considerazioni dell’interrogazione si riporta inveceun piccolo estratto dell'ATP (Accertamento Tecnico Preventivo) che a detta degli enti preposti conferma quanto già evidente, la presenza di surnatante proveniente dal sito Tamoil, cosa nota e già riferita anche in sede di Osservatorio Tamoil dove si riportano i dati con precisione di tutti i prelievi in contraddittorio effettuatati dalla ditta e da ARPA e dove è chiara la presenza ancora di surnatante sebbene i dati indichino un costante miglioramento in una situazione comunque di disastro ambientale. Ricordo che l'ATP conferma che comunque non sussiste pericolo sanitario. Gli enti preposti continuano con le attività di monitoraggio dell'andamento della barriera idraulica e della qualità delle matrici ambientali in aree esterne. Le ultime ulteriori attività di caratterizzazione in aree esterne, in particolare della porzione di area che sin dalle prime indagini risultava maggiormente impattata, porteranno ad ulteriori conoscenze rispetto alla contaminazione che ancora permane soprattutto in alcuni punti e a conoscere in maniera più approfondita, grazie alla nuova tecnologia impiegata, i fenomeni che regolano la presenza e la movimentazione dei contaminanti nel sottosuolo. Rispetto alla condizioni descritte in questa interrogazione riguardo a serbatoi e fognature, vorrei ricordare che è stata autorizzata da Regione Lombardia la dismissione degli impianti di trasformazione e di alcuni serbatoi ormai vetusti (ex – Raffineria) , inoltre lo stabilimento è soggetto al D. Lgs 105/2015, azienda a rischio di incidente rilevante ,e quindi soggetta a controllo del CTR (Comitato Tecnico Regionale) che è un organismo presieduto dai Vigili del Fuoco, composto da Regione Lombardia, dagli stessi Vigili del Fuoco, ARPA, INAIL e altri enti strategici. Arrivando quindi al quesito comunico che nulla è stato presentato dal 26 gennaio 2022 ad oggi rispetto a progetti eventuali di re-industrializzazione, mentre è stata presentata la famosa CIL (Comunicazione Inizio Lavori) per la manutenzione della pavimentazione di circa 2500 mq e una richiesta per un rifacimento di una pensilina.
La consigliera Simona Sommi ha preso atto della risposta ottenuta, invitando l’Amministrazione a informare il Consiglio Comunale qualora venissero presentate eventuale richieste da parte della società Tamoil.