Cultura
Le cruente condizioni dei prigionieri a Cremona nel Medioevo
- Di: Alexandro Everet
- Mar 06 Ott 2020
Una delle fonti medioevali più note è la "cronica" del frate francescano Salimbene de Adam. E' una fonte spesso citata per le molte notizie che fornisce sulle epoche in cui ha vissuto Salimbene. Salimbene parla diffusamente anche di Cremona. Oggi vi presentiamo brevemente il modo in cui i cremonesi trattavano i prigionieri secondo Salimbene. Nel 1250, dopo una battaglia sul Taro, alcuni soldati nemici catturati vengono rinchiusi in carcere a Cremona. Vengono condotti alla galera "in ceppi" e gettati senza tanti complimenti nelle celle. Per vendetta ci si accanisce su di loro: vengono appesi a testa in giù o per le mani, gli vengono strappati i denti, si ficcano loro in gola delle punte aguzze. Ci si diletta a inventare nuovi supplizi.
Molto cruento: tenete presente però che si parla di eventi risalenti a quasi 800 anni fa. Sono atti inumani ma la percezione degli uomini del tempo era diversa dalla nostra. Ad ogni modo, fa impressione leggere questi passi (inoltre ogni fonte va sempre presa con spirito critico, compreso Salimbene, quindi sempre con beneficio del suo punto di vista personale che incide sul modo di presentare gli eventi)
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