
Cultura
Oltrebanchi: per i nostri ragazzi "Un castello di carte"
- Di: Alexandro Everet
- Gio 17 Mar 2022
OLTREIBANCHI
teatro per ragazzi
XXIX edizione – anno 2022
SCUOLE PRIMARIE
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venerdì 18 marzo ore 10.00
ACCADEMIA PERDUTA ROMAGNA TEATRI
TANTI COSI PROGETTI
UN CASTELLO DI CARTE
liberamente ispirato a Il castello dei destini incrociati di Italo Calvino
interpretato e diretto da Danilo Conti
durata: 50 minuti
Due sono le storie rappresentate che, tratte dalla raccolta Fiabe Italiane di Italo Calvino, trovano nei simboli e nelle figure dei tarocchi i loro personaggi, e in comune hanno il protagonista: il Fante di Bastoni.
Nella prima, L’Orco con le penne, un Re sta male e necessita di una penna dell’Orco per guarire. NobilFante di Bastoni, suo fedele Consigliere, si incarica di procurargliela e intraprende un viaggio ricco di incontri e avventure.
Nella seconda, I due compari mulattieri, CompareMatto e CompareFante di Bastoni sono soci e un giorno decidono di fare una scommessa: “…aiuta di più Dio o il Diavolo?” e come si può ben capire, da quel momento, cominciano i loro guai.
Perché proprio il Fante di Bastoni come personaggio centrale? Perché, come citano i manuali di interpretazione dei Tarocchi, è un arcano di movimento, consiglia di agire tempestivamente, di non rimandare una decisione, rappresenta un amico leale, un innamorato, un domestico fidato, uno straniero, ha a che fare con i viaggi e con qualcosa che viene da lontano. E poi perché ha il bastone, che non è la spada del cavaliere, che lo accomuna agli eroi del teatro popolare dei burattini.
Le due fiabe che compongono lo spettacolo, infatti, fanno parte della tradizione popolare, così come i Tarocchi: la prima ha il suo inizio nella corte di un Re e per questo è interpretata dalle figure tratte dai Tarocchi del mazzo Visconteo, (l’Imperatore, il Bagatto, l’Eremita, il Fante di Bastoni, il Fante di Coppe, il Matto, il Papa, la Temperanza, la Forza,…), la seconda che parla di due lavoratori proprietari di muli è invece affidata alle figure dei Tarocchi di Marsiglia, (il Fante di Bastoni, il Matto, il Cavaliere di Coppe, Il Cavaliere di Spade, Il Cavaliere di Bastoni, Il Diavolo, il Mondo,…). I personaggi e gli ambienti delle due storie prendono forma e corpo attraverso le immagini e i simboli degli Arcani Maggiori e Minori: un “teatro da camera” che si svolge tra un tavolinetto coperto da un broccato, una sedia rovesciata e una filastrocca canticchiata da Elisenda, misteriosa chiromante che apre e chiude lo spettacolo: “…sabato e domenica, sabato e domenica…/ sabato e domenica, sabato e domenica…/ e lunedì…”
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