DALLE SUGGESTIONI DI ITALO CALVINO, «LA CITTA’ E IL DESIDERIO»: UN DRAMMA TEATRALE DENTRO L’ANIMA DELL’UOMO MODERNO
Già tutto esaurito per domenica 27 ottobre, al Centro Next di via Cadolini
La stagione 2024/25 della compagnia QU.EM. quintelemento di Cremona è già arrivata al terzo spettacolo. Dopo Essere o non essere e Cremona Abstract, domenica 27 ottobre andrà in scena «La città e il desiderio», come di consueto nel Centro Culturale Next di Palazzo Schinchinelli-Martini, in via Cadolini 20. La rappresentazione avrà inizio alle ore 18 e tutti i posti sono già esauriti; probabilmente verrà organizzata una replica, ma al momento non ci sono conferme.
Seguendo il metodo di lavoro ormai tipico dello stile laboratoriale della compagnia QUEM, anche questa produzione ha avuto il suo spunto iniziale in un grande scrittore e nello specifico in una delle sue opere più rappresentative: Italo Calvino (di cui nel 2023 ricorreva il centenario della nascita) e Le città invisibili, uno dei testi più affascinanti della letteratura del Novecento. L’esito è stato, come di consueto, una costruzione teatrale che, giorno dopo giorno, ha creato qualcosa di assolutamente nuovo, trasformando le suggestioni e le tematiche degli inizi in una riflessione, amara e spietata, sul mistero della vita, le sue futili illusioni, le sue ricorrenti mediocrità, le sue assurde convenzioni.
“Quando abbiamo presentato ai nostri attori e corsisti questo laboratorio - ci spiega Francesca Rizzi, la regista e direttrice artistica - siamo partiti non solo dalle parole di Calvino, ma anche dalle parole di altri: critici letterari, intellettuali, docenti, ma anche semplici lettori. Qualcuno diceva che l’oggetto del racconto non è la città, quanto la difficoltà di parlarne in maniera appropriata: la differenza dei punti di vista e dei ricordi, l’inadeguatezza del linguaggio… esattamente ciò che abbiamo vissuto in noi stessi, lungo il percorso che abbiamo affrontato insieme in questi mesi di lavoro”.
Aggiunge Paolo Ascagni - in questo dramma presente anche in veste di attore - che seppure Calvino non amasse il termine surrealismo, molte sue pagine evocano una cifra interpretativa di questo genere; “e come ben sappiamo, spesso è proprio il surreale a descrivere la realtà profonda delle cose, molto di più delle cosiddette spiegazioni razionali e ‘realistiche’. Una città, la sua gente, non sono solo ciò che appare: sono un tessuto di passato, presente e futuro, sempre sospeso tra ciò che era e ciò che potrebbe diventare”, anche se la nostra volontà vorrebbe altro.
Il laboratorio, alla fine, si è incanalato su una delle suggestioni calviniane, la città e il desiderio, alla ricerca - conclude Danio Belloni - dei tanti trait d’union fra questi due termini: “non sappiamo perchè, ma ad un certo punto è nata un’esigenza, che ci ha riportato dentro il nostro tempo. Siamo immersi nella frenesia dell’immagine, del successo, dell’individualità totalmente egoistica. Dobbiamo uscirne, dobbiamo farci domande più vere e più profonde”.
«La città e il desiderio» vedrà in scena otto performer: Paolo Ascagni, Clotilde Elena Caiazza, Sara Cuttone, Enza Latella, Marco Mastronicola, Simona Orizio, Laura Perlasca e Roberta Schiavi. La regia sarà curata da Francesca Rizzi, la direzione tecnica da Danio Belloni.
La filodrammatica «QU.EM. quintelemento» è una associazione di promozione sociale che svolge soprattutto attività video-teatrale, nell’ambito del «Progetto Next Theatre»: una commistione fra il teatro e le varie tecniche video, sempre alla ricerca di modalità creative e sperimentali.
La nostra sede è a Cremona, nel «Centro Culturale Next» del Palazzo Schinchinelli- Martini, in via Cadolini 20: è lo spazio dedicato ai nostri laboratori, i nostri corsi, i nostri eventi. Dal gennaio del 2024, il Centro Next è riconosciuto ufficialmente come una delle diciotto Sedi Itineranti mondiali della «Fondazione Barba-Varley», istituita e presieduta da Eugenio Barba, uno dei grandi maestri della storia del teatro e fondatore del leggendario Odin Teatret.
Dal 2010 la compagnia fa parte della Rete Associativa UILT, Unione Italiana Libero Teatro; il nostro associato Paolo Ascagni ne è presidente nazionale dall’anno 2019.
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