COMUNICATO STAMPA
JORDI FORCADAS E IL «TEATRO DELL’OPPRESSO» A CREMONA
Due giornate di laboratorio intensivo al Centro Culturale Next
Ancora una volta la compagnia QUEM ottiene un prestigioso riconoscimento di livello internazionale. Sabato 16 e domenica 17 novembre accoglierà nel proprio spazio teatrale, il Centro Culturale Next di via Cadolini, uno dei massimi esponenti del teatro di ricerca, di sperimentazione e di impegno sociale: Jordi Forcadas, direttore artistico del Forn de Teatre di Barcellona, che proporrà il proprio laboratorio ad un gruppo di sedici persone appartenenti all’Unione Italiana Libero Teatro, la cui struttura regionale - la UILT Lombardia - ha curato la parte organizzativa.
L’importanza ed il prestigo dell’evento stanno nel fatto che Forcadas è oggi il principale esponente del «Teatro dell’Oppresso», una delle correnti fondamentali delle profonde innovazioni del Novecento, un movimento fondato ed elaborato dal grande Augusto Boal (1931-2009), un protagonista delle lotte politiche e sociali in America Latina, utilizzando come strumento anche il teatro. “Forcadas, per così dire, ne è un erede diretto - precisa Paolo Ascagni - È colui che ha affinato e portato a maturazione l’adattamento alla realtà europea dell’originaria esperienza teatrale di Boal, da egli stesso iniziata negli anni parigini”.
Un aspetto essenziale di questo modo di intendere e vivere il teatro, è che la ricerca delle oppressioni e dei condizionamenti interni del singolo “è demandata ad un lavoro interiore ma strutturalmente inserito in una dinamica di gruppo - spiega Francesca Rizzi, la direttrice artistica del Centro Next - Non si tratta, dunque, di una sorta di processo terapeutico individualizzato, ma di una educazione alla presa di coscienza della necessità collettiva, comunitaria, di agire insieme per cambiare sé stessi ed il proprio ambito sociale”. Per usare le parole dello stesso Forcadas, “il Teatro dell’Oppresso è un teatro ‘umanista’, che ci permette di de-normalizzare ciò che si considera abituale (la disuguaglianza, la discriminazione); ci dà la possibilità di intervenire in una realtà concreta per modificarla; ci invita a provare a cambiare ed a non rassegnarci alla barbarie etica attuale”.
Un teatro, insomma, dove l’elemento artistico non può (e non vuole) prescindere dal suo ruolo di impegno culturale e di trasformazione sociale. Del resto, questa è una delle caratteristiche fondanti della compagnia QUEM e del suo Centro Culturale Next, che in otto anni di attività ha accompagnato i propri laboratori e spettacoli con importanti presenze e collaborazioni sia in Italia che all’estero, sempre nel segno di una precisa “scelta di campo” per un teatro mai convenzionale. “Abbiamo portato a Cremona i laboratori di Cathy Marchand del Living Theatre - conclude l’attore Danio Belloni - Ora è la volta di Forcadas e del Teatro dell’Oppresso… E non ci fermeremo qui”.
[Nella foto: foto di gruppo di Jordi Forcadas (il penultimo) con le compagnie QUEM di Cremona e Officina Culturale di Chivasso]
L’associazione QU.EM. quintelemento ed il Centro Culturale Next
La filodrammatica «QU.EM. quintelemento» è una associazione di promozione sociale che svolge soprattutto attività video-teatrale, nell’ambito del «Progetto Next Theatre»: una commistione fra il teatro e le varie tecniche video, sempre alla ricerca di modalità creative e sperimentali.
La nostra sede è a Cremona, nel «Centro Culturale Next» del Palazzo Schinchinelli- Martini, in via Cadolini 20: è lo spazio dedicato ai nostri laboratori, i nostri corsi, i nostri eventi. Dal gennaio del 2024, il Centro Next è riconosciuto ufficialmente come una delle diciotto Sedi Itineranti mondiali della «Fondazione Barba-Varley», istituita e presieduta da Eugenio Barba, uno dei grandi maestri della storia del teatro e fondatore del leggendario Odin Teatret.
Dal 2010 la compagnia fa parte della Rete Associativa UILT, Unione Italiana Libero Teatro; il nostro associato Paolo Ascagni ne è presidente nazionale dall’anno 2019.
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