Un tempo i "Vespasiani" pubblici erano la normalità nelle nostre città, bagni a disposizione dei cittadini per espletare le funzioni corporali, collocati in vari angoli della città. Un servizio utile ma che non era privo di inconvenienti. Cediamo la parola al giornale cremonese "Il progresso" del 12 agosto 1908:
MONUMENTI VESPASIANI
Giorni or sono in vari punti della città sono stati collocati dei nuovi orinatoi, ma dire che questi rispondano al loro scopo, tanto dal lato estetico come da quello più importante dell'igiene, sarebbe un mentire. Oltre essere alquanto bruttini, emanano certe esalazioni che specialmente in questa stagione, offendono maledettamente l'olfatto anche il più refrattario. Quello posto nel vicolo Pertusio, più degli altri si fa sentire, e siccome si capisce che non ha lo sfogo necessario per ricevere le orine, queste - igienicamente parlando - vanno fino nella via Beccherie Vecchie, deliziando così i signori che frequentano l'Albergo del Pavone. Al lettore i commenti
NOTE Via Beccherie Vecchie era il nome dell'epoca di via Solferino, la foto è di archivio e non si riferisce a un Vespasiano cremonese e neppure del 1908 (non abbiamo purtroppo foto così antiche) ma a un vespasiano romano di qualche decennio fa. La punteggiatura è quella originale dell'articolo d'epoca.