Il Corriere della Sera dell'11 settembre 1927 riporta una notizia che riguarda la nostra città, triste e tragica ma al tempo stesso simbolo anche di un amore più forte di tutto. E' la storia di due ragazzi cremonesi: lui è Carlo Pini, 25 anni, fattorino in banca, lei Gioconda Mancastroppa, 21 anni, residente al Battaglione. I due erano innamorati e volevano sposarsi e avevano già iniziato le pratiche. I genitori di lei però non volevano, si opposero (i motivi non sono noti). Per cercare di fermare la storia, lei fu mandata a Bergamo. I due continuarono però a sentirsi e Gioconda alla fine tornò in città. La famiglia però non aveva cambiato idea. Quella stessa sera lui comprò una rivoltella in un'armeria del centro. Furono trovati la mattina dopo: due colpi nell'addome lui, due colpi al cuore lei, nei pressi della barriera daziaria. Avevano preferito farla finita, piuttosto che vivere separati.