Cremona Magazine.
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Nell'immediato dopoguerra la situazione politica era effervescente e per diverso tempo ci furono agitazioni e tensioni che attraversavano l'Italia. La fine della Seconda guerra mondiale aveva lasciato in circolazione molte armi e i gruppi politici cercavano di conservarle "per ogni evenienza". L'11 maggio 1948, riporta il "Corriere della sera", si scopre alla stazione di Cremona un munitissimo arsenale. Comprende mitragliatrici, mortai, bombe a mano, fucili, munizioni. Una roba seria, diciamolo pure. Le armi erano nascoste nei pozzi utilizzati per l'alimentazione delle locomotive, viene tratto in arresto Giuseppe Assuma, ferroviere (capodeposito delle locomotive), noto militante del partito comunista. Nello stesso giorno al Migliaro viene trovato un altro ingente deposito, si procede a quattro arresti. L'Italia del 1948 era un luogo in cui era facile trovare depositi di armi come questo.