Storia cremonese

1866: Cremona città di confine militarizzata e fortificata in vista della guerra

Dopo la nascita del Regno d'Italia, il Veneto apparteneva comunque agli austriaci. Anzi, la provincia stessa di Mantova era austriaca. Cremona era quindi città di confine, con una potenza militare ostile. Nel 1866, come sapete, scoppiò la guerra proprio contro gli austriaci. Cremona negli anni e nei mesi precedenti era stata fortificata in previsione della guerra. Come riporta il prezioso testo sul Risorgimento cremonese del compianto Fiorino Soldi, la situazione a Cremona era la seguente: cannoni piazzati sui bastioni di Porta Milano e Porta Venezia, barricate già pronte sulle strade di accesso alla città, terrapieni e fortini delle mura al Po. Le truppe erano numerose e accampate in caserme, scuole, chiese. A Cremona aveva sede il Quartier generale del comando supremo: requisiti i palazzi principali, a disposizione dell'esercito.

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