Storia cremonese

Cremona nel primo ottocento, quando la mortalità infantile picchiava durissimo e dolorosamente

Fino a un'epoca piuttosto recente, i tassi di mortalità infantile erano molto più elevati per tutta una serie di ragioni: mortalità di parto, scarse condizioni igienico-sanitarie, mancanza di conoscenze mediche e scientifiche e di medicine e cure, epidemie, carestie, guerre. Cremona non solo non faceva eccezione ma era particolarmente colpita: Francesco Robolotti nel suo "Storia di Cremona e sua provincia" riferisce che mentre nel resto del paese nella prima metà dell'ottocento si aveva una mortalità del 50% entro i 20 anni, a Cremona questo tasso si raggiungeva entro i quattro anni (in pratica un bambino su due non arrivava a 4 anni, passata questa fase il Robolotti riferisce che si perdeva un 10% della popolazione per decennio: cioè 50% dei nati entro i 4 anni, poi 10% dei sopravvissuti ogni 10 anni, in altre parole era difficile sopravvivere nei primi anni di vita, dopo le possibilità di andare avanti aumentavano)

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