Storia cremonese

1247: Federico II fa impiccare cinque "traditori" fuori le mura di Cremona, nella zona detta "Mosa"

Salimbene de Adam è un religioso del XIII secolo che ci ha lasciato racconti preziosi sul mondo del suo tempo. Nelle sue cronache ricorre spesso Cremona. Nel 1247, riferisce Salimbene, Cremona fu sede di un evento sanguinoso. L'imperatore Federico II aveva fatto rinchiudere come ostaggi a Cremona alcuni cavalieri della Marca Anconetana. Di questi, alcuni erano nelle prigioni, altri confinati in una zona della città, teoricamente più liberi ma in realtà in "lista nera". Un giorno, un messo dellimperatore arrivò in città per ordinare che cinque militi anconetani del gruppo "in lista nera" fossero messi a morte. I malcapitati non sospettavano nulla quando gli fu ordinato, poco prima di cena, di montare a cavallo per andare dall'imperatore. Giunti in una zona fuori dalle mura chiamata "Mosa", come riferisce Salimbene, furono condotti a un patibolo dove vennero impiccati con l'accusa di essere traditori. I Frati Minori il giorno dopo, pietosamente, li staccarono dalla forca per seppellirli e per evitare che fossero divorati dai lupi.

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