Ogni 4 novembre si ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale, vinta dall'Italia fra enormi sacrifici. La provincia di Cremona pagò, come tutte le altre d'Italia, un tributo di sangue altissimo. Nel corso della guerra furono ben 6381 i giovani caduti al fronte, oltre a migliaia e migliaia di feriti e mutilati. Un bilancio pesantissimo che è doveroso ricordare. Le storie individuali sono troppe per essere ricordate tutte, qui ricordiamo il caduto forse più famoso, Giovanni Zini, portiere della Cremonese cui è stato dedicato lo stadio. Agiva sul carso come barelliere, contrasse il tifo e fu fra i primi a morire all'ospedale di Cividale del Friuli il 2 agosto 1915. Si moriva di pallottole, ma anche di malattia: la guerra era un tritacarne che non risparmiava nessuno.