Storia cremonese

Giugno 1859: gli austriaci lasciano definitivamente Cremona, il racconto di quei giorni

Nel giugno 1859 Cremona entra a far parte di quello che nel giro di un paio d'anni scarsi diventerà il regno d'Italia. Quei giorni furono convulsi, con l'esercito austriaco in ritirata. Il 9 giugno il feldmaresciallo Gyulay aveva stabiltio il suo quartier generale a Cavatigozzi. Gli imperiali in ritirata avevano attraversato tutto il territorio cremonese, concentrandosi in città. Cremona fu attraversata per due giorni da soldati demoralizzati e sconfitti, in ordine confuso, con feriti al seguito. Le chiese di San Domenico e San Marcellino furono adibite a caserme per i soldati, fu tenuto sempre pronto del cibo per i soldati di passaggio per evitare attacchi alla popolazione. La sera dell'11 giugno l'ultimo reparto lasciò Cremona, dalla porta Ognissanti. Il 12 giugno alcuni ussari ungheresi ritardatari si presentarono in città, senza sapere che l'esercito austriaco era già partito. Cremona però stava già festeggiando e il 14 giugno il rito del plebiscito con solenne proclamazione presso la sala del consiglio comunale sancì l'adesione al regno di Sardegna. La popolazione festeggiò nelle piazze mentre gli ussari furono sfamati come gesto di umanità e poi ripartirono senza colpo ferire, ultimi soldati asburgici mai passati da Cremona come padroni della città

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