Storia cremonese

1948: migliaia di viaggiatori senza biglietto sui treni, ferrovieri aggrediti e si schierano pattuglie armate sui treni cremonesi

Il tema dei viaggiatori senza biglietto sui treni è un tema di attualità ma che in realtà ha radici antiche. Nel 1948 a Cremona si registrarono momenti di pura tensione. I viaggiatori si erano abituati a usare i treni senza pagare il biglietto durante la guerra, col ritorno alla normalità l'abitudine era stata dura a morire. Le ferrovie avevano disposto anche abbonamenti a prezzi stracciati per gli indigenti (che potessero dimostarlo) e gli sfollati, ma il malcostume era tanto diffuso da spingere a controlli stringenti. La reazione erano aggressioni sempre più violente a danno dei ferrovieri, da gruppi consistenti di viaggiatori perché i non in regola erano tanti. Sotto la spinta delle proteste dei dipendenti delle ferrovie, le autorità disposero scorta armata per i controllori. Di fronte alle armi non ci furono più violenze dei viaggiatori: il primo giorno i treni in partenza da Milano per Bergamo, Brescia e Cremona registrarono 900 viaggiatori senza biglietto e 300 con l'abbonamento scaduto (uno risalente al 1935!). I controlli andarono avanti per diverso tempo: a metà febbraio in un solo giorno sui soli treni in partenza e in arrivo da Cremona per Milano furono rintracciati 325 viaggiatori non in regola. Alla fine la mossa funzionò: la piaga rimase, ma ridimensionata su numeri molto meno consistenti.

FONTE

Corriere della Sera (articoli pubblicati nel febbraio 1948)

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