Storia cremonese

1848: i cremonesi smettono di fumare e giocare per protesta contro gli austriaci

Il sentimento di patria può fare miracoli e spingere le persone a rinunce altrimenti difficilmente immaginabili. Sappiamo quanto sia forte il richiamo delle dipendenze, del fumo per i fumatori e del gioco d'azzardo per i giocatori. Ebbene, nel 1848, in pieno Risorgimento, nella nostra Cremona (e non solo) i patrioti fecero giuramento di non fumare e di non giocare al lotto (il "videopoker" dell'epoca) per boicottare il governo austriaco (che lucrava da queste attività). La protesta ebbe successo e presto fumare e giocare divenne attività solo per soldati e "sbirri". Non solo, non finisce qui. La "Gazzetta di Cremona" del 12 gennaio 1848 riferisce che la sera prima una folla, partita dai bassifondi della città e ingrossatasi con adesioni dai clienti dei caffè e delle osterie, aveva iniziato a fare "la ronda" insultando chiunque fosse trovato a fumare. Il tumulto fu placato solo schierando i soldati e durante la notte le vie di Cremona furono percorse dai soldati asburgici con lanterna e baionetta innestata, arrestando chiunque fosse trovato in giro.

PS Durante la protesta "sbirri" travestiti in borghese offrivano fumo gratuito per strada per far cadere in tentazione i patrioti ma pare che quasi sempre la risposta fosse, magari a denti stretti, "no grazie, non fumo"

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