Storia cremonese

1964, quando la Cassazione disse "il Comune di Cremona non può disporre parchimetri e multare chi non paga"

Nel 1964 un caso curioso riguarda proprio Cremona su un tema da sempre fonte di polemiche: i parcheggi a pagamento. Come riporta anche la stampa nazionale (per esempio La Stampa, fonte principale di questo articolo) un automobilista, il dottor Mario Montesano (un milanese, precisiamolo), viene multato (la multa porta la firma del vigile Ariberto Ariberti) per aver lasciato l'auto in sosta in un'area soggetta a parchimetro senza inserire la fatidica monetina, nelle zone centrali della nostra città. Il dottor Montesano non ci sta e fa ricorso, sostenendo che il Comune di Cremona non ha alcun diritto di imporre il parcheggio a pagamento. La cosa diventa seria, si va dal pretore e il pretore dà ragione al ricorrente: è la sentenza pronunciata dal dottor Torri nell'ottobre 1963. Nel testo Torri scrive che "è illegittima l'ordinanza del sindaco che dispone l'installazione di parchimetri a pagamento in relazione alla sosta ed al parcheggio non custoditi dei veicoli". La procura della Repubblica non ci sta e ricorre in Cassazione: la Cassazione dà ragione all'automobilista! La reazione del Comune è di disporre di non multare più dove si trovavano i parchimetri (10 in piazza Roma e 7 in via Torre del capitano all'epoca) ma di adottare la zona disco. I parchimetri vennero tolti. 

PS Non illudetevi, queste decisioni furono prese sulla base delle leggi vigenti all'epoca, oggi i parchimetri sono assolutamente regolari e le multe vanno pagate!

 

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