Nel 1648, come noto, Cremona fu assediata. Si trattava di uno scontro nell'ambito più generale della guerra fra francesi e spagnoli, col supporto di piemontesi ed estensi al fianco dei francesi. Gli spagnoli cercano di rafforzare in fretta e furia le difese cittadine: si scavano fossati, si accumulano vettovaglie di scorta, si arruolano tutti i cittadini perché contribuiscono, ciascuno in base alle proprie capacità, alla difesa della città.
Cosa vuole dire, però, vivere in una città assediata? Il resoconto del Grandi lo fa capire bene: si allestisce infatti in piazza Santa Lucia una forca da cui appendere chi non avesse voluto, senza un legittimo motivo, partecipare alla difesa. Un paio di sfortunati renitenti, secondo il racconto, subiranno questa sorte.