Voglia di Arte

"La morte e il soldato": il trionfo del Tristo Mietitore

"Soldat und tod" - "La morte e il soldato"

Hans Larwin, austriaco, pittore di guerra, 1917

Uno sperone roccioso, brullo, inospitale, appena accennato perché è solo uno sfondo, una cornice che serve ad ospitare la rappresentazione che conta davvero, che deve attirare la nostra attenzione. 

Due personaggi: sono statici, catturati in un attimo che si fa eterno. C'è movimento ma Larwin lo dilata fino a pietrificarlo, fino a renderlo staticità pura.

Un soldato sta prendendo la mira per sparare: è assorto, non ha altro pensiero, non si accorge di ciò che sta intorno a lui, ha una sola missione da compiere e le dedica tutta la sua attenzione. Al centro, vera protagonista, la Morte: spettrale, con una smorfia che sembra trasformarsi in una risata, tronfia nel suo trionfo, pronta a prendersi la vita del soldato che riceverà il proiettile, ancora più pronta a prendersi la vita del soldato che sta sparando. La morte infatti aleggia sul soldato, con una mano gli accarezza la spalla, l’altra spunta sul fucile: lo stimola, lo incoraggia, lo avvolge, è già su di lui.

Il soldato, ignaro, non se ne accorge, concentrato sul suo unico scopo. La Morte indossa un berretto come lui, una divisa come lui: è la sua guerra, è la guerra, ti sta vicino e veste come te ma il nemico sei tu.

A sinistra, quasi nascosto, tanto da sfuggire alla nostra attenzione in un primo momento, notiamo un secondo fucile. Non è facile dire cosa possa rappresentare: forse lo stava usando un soldato già caduto sul campo? forse lo stava usando la Morte stessa che si è poi fermata per dedicarsi al cecchino che sta sparando? forse, ed è la spiegazione che mi terrorizza e affascina di più, sta aspettando lo spettatore del dipinto: la guerra è una fornace che tutto divora e chiede sempre nuovi sacrifici di carne e sangue...

Hans Larwin, un uomo che ha visto la guerra e che ha capito che l’unico modo per rappresentarla è la Morte: avvolge tutto e tutti, in un trionfo di brutalità e sangue...

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