Voglia di Arte

Il bacio: Paolo e Francesca e quell'attimo fatale

Sin dalla sua comparsa, ha conquistato ammiratori e guadagnato critici, ha fatto discutere e ha diviso, ha ammaliato folle di ammiratori. "Il bacio" di Auguste Rodin difficilmente lascia indifferenti. Rodin ne ha realizzate diverse copie, i committenti volevano sempre una propria versione.

L'opera è potente, forte. “Il bacio” di Auguste Rodin doveva far parte della “Porta dell’inferno”, l’omaggio a Dante che doveva ornare il museo delle arti decorative pensato dai francesi. Quel progetto resterà incompiuto ma “Il bacio” ha preso vita propria ed si è conquistato una notorietà infinita. Formalmente è ispirato a Paolo e Francesca: la storia dantesca la conoscete tutti, "galeotto fu il libro", l’amore irresistibile esplode ma non senza conseguenze drammatiche.

La forza espressiva che sprigiona dal marmo scolpito da Rodin travalica però tempo e mito. Lei si inarca, si avvinghia, presa dal trasporto: probabilmente ha preso lei l’iniziativa, è completamente coinvolta. Lui è più titubante: in una mano tiene il libro fatale, il "galeotto", non può sopprimere la sua voglia ma è incerto, indeciso, non si è ancora lanciato.

Siamo all’inizio, ci troviamo nel momento esatto in cui il “peccato d’amore” sta sbocciando. I corpi sono levigati, in contrasto con la roccia che è nervosa, ondulata, quasi in tensione con i corpi che la sovrastano. C’è un qualcosa in quest’opera che ci colpisce, tutti: quei corpi sono percorsi da una scarica di energia, quell’emozione che ti spinge a compiere un’azione proibita e rovinosa nelle sue conseguenze.Le gambe di Francesca tradiscono tutto il suo trasporto, la mano di Paolo che timida si spinge verso di lei è carica della tensione emotiva del momento ma frenata dai dubbi dell'intelletto.

Quello che vediamo è solido marmo ma si scioglie in una pulsione di vita, in fluido di energia...eppure c’è anche un’ombra, quell’incertezza, quel trattenere i gesti, quel sapere che alla vita seguirà la morte per questo stesso gesto. In fondo, "spesso dietro il volto di Eros si nasconde quello di Thanatos", due forze potenti ma legate dal destino...

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