Una finestra, due amanti, l'incertezza e il desiderio

"IL BACIO CON LA FINESTRA" di Edvard Munch

Una finestra ci mostra uno scorcio di vita cittadina: pochi passanti, un albero, un palazzo, qualche vetrina illuminata. Sembra sera, la sensazione è che faccia freddo. Una tenda divide il paesaggio da due figure umane. Sono i protagonisti del dipinto ma insolitamente non sono centrali: sono defilati, non si affacciano alla finestra, non si mostrano ma quasi si nascondono, forse hanno qualche segreto, qualche trama di vita clandestina...

Sono un uomo e una donna e si stanno abbracciando e baciando. Vediamo lui di profilo e lei frontalmente ma a malapena ne riconosciamo i contorni: un orecchio, qualche tratto del viso, i vestiti. Sono figure fluttuanti, imprecise, in tensione. Si cercano e si fondono ma nel farlo perdono la propria identità...

I colori e i toni freddi non suggeriscono calore e amore ma quasi…quasi solitudine e una forma di malinconia. Sono due amanti e la forza dell’amore li spinge a cercarsi, a desiderarsi, a fondersi. Munch aveva però sperimentato una vita amorosa tormentata e forse per questo trasmette nel loro rapporto e nel loro abbraccio un senso di tormento, di difficoltà, di annullamento, di freddezza, di paura: abbracciarsi non li espande ma toglie loro la propria identità, c’è un senso di perdita e di solitudine.

Eppure, anche fra incertezze e tormenti, i due si abbracciano e si baciano, si cercano: l’amore è difficile, complicato, sofferto, quasi clandestino e nascosto agli occhi del mondo ma è un bisogno insopprimibile, anche se fa paura...