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Palazzo dei Diamanti / TIEGHI MAURIZIO / CC BY-SA

A Ferrara sorge il magnifico “palazzo dei diamanti”. Questa volta lasciamo la parola alla descrizione che si può trovare sul sito del comune di Ferrara ad opera di Francesco Scafuri:

Ferrara: Palazzo dei Diamanti, (xilografia di Giuseppe Barberis).

Il palazzo dei Diamanti fu iniziato nel 1493 per Sigismondo d'Este, fratello prediletto del duca Ercole I e figlio legittimo di Nicolò III e di Rizzarda di Saluzzo. Alla sua costruzione lavorò sicuramente l'architetto ducale Biagio Rossetti che, insieme ad alcuni validi collaboratori, curò in modo innovativo sia l'ideazione architettonica che urbanistica dell’edificio, ponendolo proprio in corrispondenza di un incrocio, il famoso Quadrivio rossettiano.

Bugnato esterno a forma di punte di diamante / Lungoleno

Concepito per essere visto in diagonale o in prospettiva, il palazzo viene ricordato nei più importanti testi di storia dell'arte, poiché costituisce l'episodio architettonico più significativo dell'Addizione Erculea, il “piano regolatore ante litteram” realizzato dal Rossetti a partire dal 1492 per volontà di Ercole I. Il grande progetto urbanistico quattrocentesco, che interessò l’ampia zona a nord del Castello Estense, comportò la costruzione di strade ampie e rettilinee, di chiese e conventi, di palazzi, di splendidi giardini e di nuove fortificazioni.

Prospettiva di S. Giorgio a Ferrara / Rapallo80

In questa parte della città si respira ancora un’atmosfera ricca di suggestioni, la stessa che lo scrittore Giorgio Bassani ha così magistralmente colto nelle sue opere: la possiamo percepire, ad esempio, sui terrapieni e sulle mura estensi, oppure in Corso Ercole I d'Este, una delle più belle vie del mondo, abbellita da edifici rinascimentali mirabilmente progettati, tra i quali spicca appunto il Palazzo dei Diamanti.

Fortezza di Ferrara, Cartolina d'epoca che riproduce un'incisione di Andrea Bolzoni del 1747

La dimora principesca é famosa soprattutto per i singolari prospetti che la compongono, caratterizzati da più di 8000 bugne marmoree a punta di diamante, concepite per catturare la luce; l'effetto che ne deriva fa assumere dinamicità al nobile edificio, nonostante la sua mole, veramente imponente.

Foto di Sergio Spolti / CC BY-SA

Il palazzo subì alcune modifiche nel corso del Cinquecento che, pur importanti, tuttavia non stravolsero l’ideazione originaria della costruzione. Nel 1594 fu poi costruito il balconcino d’angolo, così come oggi lo vediamo, mentre prima era in legno dipinto perché sembrasse marmo.

Nel 1641 il palazzo passò dagli Estensi alla famiglia Villa, che l'anno dopo fece eseguire il bel portale di marmo. Dal 1842 l'intero immobile appartiene al Comune di Ferrara”. Come potete ammirare voi stessi nelle foto la struttura “a diamante” del bugnato riesce a dare dinamicità a una struttura massiccia, un’idea che troviamo semplicemente geniale.

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