
Voglia di Cinema
Il genio di Alfred: la lenta costruzione della paura in "Intrigo Internazionale"
- Lun 30 Nov 2020
"Intrigo Internazionale" (sarebbe meglio dire "North by northwest", traduzione del titolo un po' libera nell'edizione italiana) è un famosissimo film in cui Cary Grant, un tranquillo uomo d'affari, viene scambiato per errore per una spia e inizia una vicenda intricata ricca di colpi di scena. Per salvarsi la vita Cary Grant, Roger Thornhill nel film cerca di incontrarsi con la persona che lui crede essere la vera spia e ottiene un appuntamento "al buio". Sa che è pericoloso ma non sa che è una trappola, in realtà...
Bene, questo è il quadro di una delle scene più famose della storia del cinema, la scena del "campo di grano". Cary Grant infatti ha appuntamento con questo misterioso personaggio e seguendo le istruzioni che gli sono state date scende da un bus in aperta campagna. Da questo momento inizia a lavorare il genio di Alfred Hitchcock: il suo scopo? Far crescere in noi la paura e la tensione....
La scena inizia con la visione dall'alto del momento in cui Cary Grant scende dal bus: serve per farci cogliere la desolazione e il vuoto di un luogo lontanissimo dalla civiltà, aperta campagna
A questo punto inizia una lunga sequenza di oltre 4' in cui Hitchcock ci fa immedesimare in Cary Grant. Per farlo, utilizza una tecnica precisa alternando immagini di ciò che vede Cary Grant e immagini in primo piano di Cary Grant. Alfred vuole che piano piano noi diventiamo Cary, vuole che vediamo ciò che vede lui e poi vuole farci vedere la reazione.
Cary deve aspettare una persona ma non sa che aspetto ha e come arriverà, sa anche che può essere pericoloso e noi con lui. Banalmente il pericolo potrebbe comparire subito invece per lunghi minuti Alfred prolunga l'attesa, la diluisce. Per tre volte vediamo spuntare una vettura in lontananza, da direzioni sempre diverse. La vediamo con gli occhi di Cary, prima lontana poi sempre più vicina. Ogni volta passa via, indifferente.
Intanto, un aereo passa sui campi spargendo diserbante. Cary lo nota subito e lo segue con lo sguardo ma l'aereo palesemente non si interessa di lui. Rassicurati, lo perdiamo di vista non dandogli importanza.
Cresce la curiosità, l'attesa, la voglia di sapere. Cresce la tensione. A questo punto una nuova automobile arriva e lascia una persona, un uomo in abiti distinti e col cappello. Cary e l'uomo si guardano, senza dire nulla, con espressioni solide. E' un momento di dubbio: chi è? Centra qualcosa? Cary non resiste e "prende per mano" lo spettatore: va a parlare con l'uomo, ma è come se ci andassimo noi. La conversazione è breve, Cary ci gira intorno, non va dritto al punto, ma cerca di capire chi è l'uomo e capisce che non è lui. L'uomo però dice una cosa significativa:"Che strano, l'aereo sta spargendo diserbante su campi incolti". Dopo diversi minuti in cui ci eravamo completamente dimenticati del velivolo, improvvisamente torna al centro della scena. Non lo fa direttamente, però, ma con le parole dell'uomo. Cary non gli dà importanza e probabilmente nemmeno noi, è troppo rapido pensare che quell'aereo nasconda qualcosa per riuscirci prima della sequenza successiva. L'uomo infatti se ne è andato e ora Cary torna nella posizione iniziale di attesa ma stavolta l'aereo vira nella sua direzione. Cary lo guarda senza capire, quando l'aereo cerca di investirlo finalmente capisce: è quello il suo nemico.
Da questo momento inizierà una scena memorabile con un uomo solo, in una landa desolata, senza nessun posto dove nascondersi, inseguito da un aereo omicida. Se Alfred ci avesse proposto subito questa scena, però, non sarebbe stata la stessa cosa. Per 5' lunghi minuti ha fatto crescere la suspence "girandoci intorno", stimolando la nostra curiosità, facendoci immedesimare nei panni di Cary. Il vero pericolo ci è stato mostrato nella primissima scena, l'aereo. Ci è però poi stato fatto dimenticare, passare in secondo piano, per ricomparire con prepotenza alla fine. Ciò che è appare innocuo, che ci è vicino, che non spaventa, è la minaccia più grande e spaventosa che ci sia, se rivela una natura maligna.