Voglia di Cinema

"Parenti serpenti": la satira di Natale più corrosiva che ci sia

“Parenti serpenti” è un film di 30 anni fa ma con qualche differenza, di cui parliamo alla fine, potrebbe tranquillamente essere un film di oggi.

E’ la satira più corrosiva delle feste di Natale che io abbia mai visto.

Il film rappresenta il Natale in una famiglia di provincia italiana ed è quanto di più realistico io abbia visto: ci sono i figli che tornano tutti insieme dai nonni, nella casa in cui sono cresciuti; ci sono le tradizioni religiose e popolari; ci sono il freddo e la neve; ci sono i regali più o meno inutili e banali; ci sono le grandi mangiate di prelibatezze della tradizione; ci sono i discorsi su “come va, figli, progetti, futuro”.

C’è tutto, non manca niente, compresa la processione in paese e i pettegolezzi sulle famiglie del paese, immancabili.

Accanto a questo, c’è anche la parte “lato b” del disco, le piccole meschinità che esistono in quasi tutte le famiglie e che per Natale si cercano di mettere da parte: segreti, dispetti, veleni, cattiverie, invidie e gelosie. E’ una famiglia reale e realistica, nel bene e nel male.

Monicelli, che ha girato il film, vuole però sottolineare l’ipocrisia delle feste, quando siamo “tutti buoni”, mentre in realtà come sapete gli esseri umani sono molto più complessi e raramente siamo buoni come i santi, molto più spesso siamo un misto di diabolico ed angelico.

Perciò, il film prende la via dell’esplosione: i conflitti latenti piano piano esplodono, i segreti emergono, si arriva lentamente a un finale da black humour di cattiveria clamorosa.

Monicelli non vuole denigrare il Natale o la famiglia ma l’ipocrisia, che vuole “la perfezione” quando la perfezione non è di questo mondo: abbiamo tutti i nostri limiti e difetti, inutile nasconderli….e ci dà dentro!

Tralasciando il finale che per fortuna non corrisponde alla realtà (o almeno si spera 😂), è tutto assolutamente realistico.

C’è solo una cosa che è cambiata in questi 30 anni: per tutto il film il collante dei momenti collettivi è la televisione. Le famiglie si radunano davanti alla televisione e commentano quello che avviene...Forse può ancora essere vero per i più anziani, forse ci sono eccezioni, ma la televisione pesa sempre di meno: i ragazzini (e ormai anche tanti adulti) vivono con lo smartphone in mano e l’immagine della famiglia riunita intorno al televisore sarà sempre più rara, sostituita da una famiglia tutta “col cellulare in mano”.

Quanto ai riti natalizi nell’era dello smartphone, ci si potrebbe girare un film: aspettiamo il prossimo Monicelli…

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