
Voglia di Cinema
Dilatare i tempi per stimolare la nostra etimovità: "Le iene", una sequenza da antologia e il genio di Quentin
- Mar 08 Ago 2023
Alzi la mano chi non ha visto e amato "Le Iene", ormai un cult assoluto, anzi un pezzo di storia del cinema. Quentin Tarantino ci ha messo la firma alla sua maniera, costruendo un capolavoro che ha molto da dire, non solo sul piano contenutistico ma soprattutto sul piano tecnico e stilistico.
Una delle qualità messe in mostra da Tarantino è la capacità di valorizzare l'attesa come strumento di creazione dell'attenzione ma anche come espediente narrativo per spiegarti un personaggio e una situazione. Tarantino sapeva dilatare le scene senza far calare la curiosità e la voglia di seguire il film dello spettatore.
Facciamo un esempio.
C’è un momento durante la famosa scena della tortura in cui Mr Blonde si rivolge al poliziotto prigioniero intimandogli, ironicamente, di non muoversi. Mr Blonde lo lascia per un momento e si reca tranquillamente sulla strada pubblica per recuperare dall’automobile, con la massima calma, una tanica di benzina, strumento necessario per proseguire e attuare il suo sadico piano di tortura.
Trovo questo passaggio assolutamente geniale. Siamo nel bel mezzo di una tortura spietata, una delle scene più truculente della storia del cinema. Abbiamo appena vissuto un momento di tensione spettacolare e orrenda con la celebre sequenza del ballo e del taglio dell’orecchio, una scena indimenticabile per chiunque l'abbia vista.
Tarantino sceglie di interrompere la scena (avrebbe potuto far figurare una tanica di benzina già presente, senza dover “spezzare” la tortura) e “mettere in pausa" per un momento il massacro del poliziotto.
Ci fa respirare ma in realtà con questa scelta fa aumentare la tensione. La calma, la flemma, il comportamento “come se fosse la cosa più normale del mondo” di Mr Blonde fanno capire che non c’è agitazione in lui, che non vive la tortura come qualcosa di drammatico. Si sta divertendo, anzi: prova piacere e non vede l'ora di infliggere altri traumi alla sua malcapitata vittima.
Lo vediamo prendere la tanica di benzina e sappiamo che ha già in mente qualcosa di sadico, ma ci domandiamo cosa esattamente, la nostra curiosità è stimolata.
Il ritmo viene spezzato brevemente non solo per farci rifiatare ma per caricare la tensione: cosa ci aspetta? cosa succederà al suo rientro?
Non solo: far uscire Mr Blonde e farlo ritrovare lungo una strada assolata permette di far capire al pubblico che quanto sta accadendo all’interno, una sequenza di atti così violenti e malvagi, avviene nella quiete di una serena giornata qualsiasi.
C'è una sensazione di normalità intorno al luogo della tortura, la stessa normalità che ritroviamo in Mr Blonde: si sta divertendo come se fosse a una festa, addirittura esprime al sua gioia e il suo piacere ballando.
La pausa però è finita, la musica riparte...la nostra ansia e i nostri sensi sono ormai iperstimolati e siamo pronti per un'altra razione di scene sconvolgenti...
Quentin la sapeva e la sa lunga, molto lunga!