
Voglia di Cinema
Il piccolo Tim Burton e la sua passione per i cimiteri
- Mer 16 Ago 2023
Tim Burton è certamente uno dei registi più originali nella storia del cinema. Tim è un personaggio sensibile ma dotato di una sensibilità anomala, un uomo affascinato dalla correlazione fra ironia e umorismo e morte, un binomio che lo ha sempre attirato. Tim è sempre stato percepito come "diverso": quando nacque i suoi abitavano a Burnbank, una piccola cittadina americana. A differenza dei suoi coetanei, non gli piaceva giocare a indiani e cowboys ma preferiva andare al Valhalla Memorial Park Cemetery, un cimitero vicino a casa sua.
Agli altri bambini questa sua attrazione per un luogo di morte appariva morbosa e vagamente diabolica ma lui amava starsene solo in quel luogo che in qualche modo gli trasmetteva qualcosa di unico, lo stimolava a pensare, lo faceva emozionare, fantasticando forse su che vite potessero mai aver vissuto le persone sepolte in quel luogo.
Tim amava anche disegnare, guardare film e provare a recitare e amava i vecchi film horror anni trenta. Tutte passioni anomali a Burbank e per tutto questi motivi subì atti di bullismo: gli altri non lo capivano, disprezzavano le sue abitudini e ne avevano anche vagamente paura. Ai loro occhi era una specie di mostro che si divertiva a frequentare un cimitero, una persona forse pericoloda.
Lui era invece solo in cerca di ispirazione per esprimere se stesso: la capacità di giocare con la morte e i suoi significati è diventata una sua abilità speciale, come si può vedere in Beetlejuice e La sposa cadavere, per citare un paio di esempi, ma senza cedere alla tristezza: Tim si rapportava alla morte come a un mondo da esplorare e non qualcosa di cui avere paura.
Ecco perché lo bullizzavano: perché dove gli altri trovavano timori lui trovava stimoli e questo era incomprensibile e ciò che non comprendiamo ci spaventa.