Voglia di Letteratura

Aleksandr Puskin: quando la vita imita l'arte (tragicamente)

Aleksandr Puskin era un uomo creativo e impulsivo, come spesso capita agli uomini di genio. Aleksandr era un grande scrittore, un artista delle parole, capace di scrivere opere immortali, di deliziare l'anima di chi legge i suoi scritti.

Tra queste opere deliziose c’era, c'è, “Eugenio Onegin”, un romanzo in versi, un vero capolavoro.

il protagonista del romanzo, Eugenio Onegin, è un dandy abbastanza annoiato e disilluso dalla vita. Eugenio però non sa che la sua vita sta per cambiare: diventa infatti amico di un certo Vladimir Lenskij. Lenskji ha una compagna, Olga, che è destinato a sposare. Olga ha a sua volta una sorella, Tatiana, che si innamora di Eugenio ma viene respinta. Vladimir insiste col suo amico per perorare la causa di Tatiana ma Eugenio invece è attratto dalla compagna di Lenskji, Olga, anche per combattere la noia e in qualche modo rifarsi dell'insistenza di Vladimir nel proporgli Tatiana. Questa attrazione pericolosa lo porta ad essere sfidato a duello da Lenskij, gonfio di rabbia. Il destino vuole che sia però proprio Lenskij a morire. 

Fin qui il romanzo, ora passiamo alla vita reale...

Chissà cosa pensava dei suoi personaggi Aleksandr...di certo non poteva sapere cosa gli avrebbe riservato il destino anni dopo. Nel 1836 Puskin ha meno di 40 anni ed è sposato. Un giovane ufficiale francese della guardia russa, Georges D’Anthes, entra all'improvviso nella sua vita. Georges avrà un ruolo decisivo. Puskin riceve infatti un componimento satirico anonimo “diploma di un cornuto” che accusa sua moglie, Natalia Goncharova, di infedeltà (ovviamente l'amante è Georges).

Puskin, furioso, insulta il barone Van Heeckeren, padrino dell’ufficiale francese ed ambasciatore dei Paesi Bassi, poi sfida a duello Georges. Qui c’è un colpo di scena: Georges chiede la mano di Ekaterina, sorella di Natalia: Puskin si tranquillizza e cancella il duello.

Le voci però continuano e Aleksandr continua a ritenere che ad alimentarle sia il barone, il padrino di Georges. Puskin gli scrive una lettera di insulti e a questo punto Van Heeckeren invoca il duello. Il duello stavolta si fa davvero nei pressi di San Pietroburgo: Georges, protetto secondo la leggenda da un bottone, si ferisce solo alla mano, ma Aleksandr rimase ferito allo stomaco e muore di infezione nei giorni seguenti. Georges sarà condannato all’esilio e diventerà senatore in Francia, lo zar invece (che secondo alcuni si era invaghito di Natalia, fatto che avrebbe alimentato le voci di infedeltà) assegnerà una rendita alla famiglia di Aleksandr.

Chissà se nelle sue ultime ore Aleksandr avrà ripensato al suo Lenskij e a un destino incredibilmente simile a quello del romanzo...

Voglia di... è un iniziativa editoriale di
Alexandro Deblis Everet Editore
Via Solferino, 4 - Cremona
Direttore Responsabile: Fabio Tumminello
Registrazione al Tribunale di Cremona
n°616/2019 del 26 marzo 2019
Provider: Serverplan
Partita IVA: 01653460194

Consulta la Privacy Policy