Voglia di Letteratura

Il potere della paura: "Il signore delle mosche"

Un gruppo di ragazzini si ritrova prigioniero su un’isola abbandonata, senza adulti e costretti ad organizzarsi da soli per sopravvivere. Inizialmente si danno delle regole, ma piano piano la situazione degenera fino a sprofondare in un abisso di violenza e di atrocità. Una trama tutto sommato semplice per un libro profondo: “Il signore delle mosche” di William Golding è un classico degli anni cinquanta, un romanzo che ha fatto riflettere generazioni di lettori.

I temi trattati sono tanti, potremmo scrivere pagine e pagine su questo libro, ma in questa sede io voglio trattare un argomento specifico. Il tema è la paura. La paura di una natura ignota, la paura del futuro, la paura di ciò che è diverso e non capiamo, la paura del prossimo. E' un sentimento che tutti conosciamo (e che è anche utile, marca il pericolo che dobbiamo affrontare, evitare, gestire) e con cui spesso dobbiamo fare i conti. Il problema è come gestirla, come controllarla.

I ragazzi hanno paura e piano piano diventa la forza dominante della loro vita fino a renderli schiavi. Sono ragazzi, non hanno ancora gli strumenti per gestire le emozioni e si ritrovano lasciati a gestirsi da soli. La paura si trasforma nell'autorità che detta legge. Paradossalmente, la paura fa trovare loro la forza per compiere azioni che non avrebbero mai avuto il coraggio di fare altrimenti, azioni mostruose ma che richiedono comunque coraggio e volontà.

La paura, infatti, è un motore potente. La paura più grande, però, arriva direttamente dalla loro stessa anima: cio che è più spaventoso è confrontarsi con gli abissi del proprio io, moltiplicato e trasformato dalle dinamiche di un gruppo primordiale. E' la parte oscura che alberga in ciascuno di noi: normalmente la teniamo repressa, si sfoga in piccoli scatti di rabbia, pensieri violenti che affiorano alla nostra mente e che subito reprimiamo con i nostri valori e il nostro autocontrollo. Qui non c'è questo meccanismo di controllo e diventa una forza feroce e inarrestabile. Una forza che può esplodere se i sistemi di controllo di individuo e della società vengono meno, ricordiamocelo sempre.

«Io ho paura. Ho paura di noi. Voglio tornare a casa. O Dio, voglio tornare a casa!»

Tornare a casa, dove le regole tengono a bada gli istinti e permettono di controllare la paura: l'unica difesa che abbiamo.

Voglia di... è un iniziativa editoriale di
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