
Voglia di Letteratura
"Il barone rampante": distanziarsi dal mondo per vederlo meglio
- Mer 16 Ago 2023
Leggere i libri da adolescente, in quell'età in cui l'immaginazione scorre potente dentro di noi, ha un effetto particolare, diverso da ciò che ci lasciano i libri che leggiamo da adulti. Quando ero adolescente ho letto "Il barone rampante" di Italo Calvino, come moltissimi altri (fortunati!) ragazzi. L’ho subito amato, ma c’era un aspetto del romanzo che all’epoca non coglievo: la distanza. Cosimo infatti sale sugli alberi come forma di ribellione ma questa sua scelta a lungo andare assume un valore fondamentale: restando sugli alberi, assume un punto di vista con una prospettiva diversa sul mondo, osserva gli uomini da un punto di vista differente, si stacca dal mondo e lo ricostruisce nella sua visione a modo suo. Eppure, Cosimo è perfettamente inserito nella realtà, incide sul mondo stesso, si confronta e coltiva relazioni: non ne è tagliato fuori. La distanza dal mondo concede a Cosimo quella serenità nelle valutazioni che finisce col trasformarlo in un filosofo a modo suo. In fondo, guardare il mondo da tre metri d’altezza ti permette di vederlo meglio, per certi versi...