Voglia di Musica

"Brothers in arms": il sussurro triste dei Dire Straits

Malvine direbbero gli argentini, Falkland direbbero gli inglesi. Un luogo di tristezza e morte, dicono i Dire Straits.

"Brothers in arms" (titolo derivato da una definizione del padre di Knopfler che aveva sottolineato in una conversazione privata quanto argentini e inglesi in fondo si somigliassero ideologicamente) è la canzone dedicata dalla band britannica al celebre conflitto anni ottanta, un conflitto sanguinoso fra Argentina e Gran Bretagna.

È un brano triste, dedicato alla morte di un soldato durante i combattimenti per le isole (ma in un senso più ampio il brano può anche essere interpretato come una elegia per i soldati che cadono in tutte le guerre): è una canzone sussurrata dalla voce di Mark Knopfler, calda e malinconica allo stesso tempo, con un accompagnamento impeccabile della chitarra. Non ci sono fronzoli, è un brano basato sulla semplicità: niente elucubrazioni mentali, niente di barocco, solo la tristezza della guerra. 



These mist covered mountains
Are a home now for me
But my home is the lowlands
And always will be
Some day you'll return to
Your valleys and your farms
And you'll no longer burn
To be brothers in arm

Through these fields of destruction
Baptism of fire
I've witnessed your suffering
As the battles raged higher
And though they did hurt me so bad
In the fear and alarm
You did not desert me
My brothers in arms

There's so many different worlds
So many different suns
And we have just one world
But we live in different ones

Now the sun's gone to hell
And the moon's riding high
Let me bid you farewell
Every man has to die
But it's written in the starlight
And every line on your palm
We're fools to make war
On our brothers in arms

Queste montagne coperte dalla nebbia
sono come una casa per me ora
ma la mia vera casa è in pianura
e lo sarà sempre
Un giorno tornerai
alle tue valli, alle tue fattorie
e non avrai più voglia
di essere un compagno d'armi

Da questi campi di distruzione
battesimo del fuoco
sono stato testimone della tua sofferenza
mentre infuriava la battaglia
e sebbene mi abbiano gravemente ferito
nella paura e nell'agitazione
non mi hai abbandonato
mio compagno d'armi

Ci sono così tanti mondi diversi
così tanti altri soli
e noi abbiamo solo un mondo
ma viviamo in mondi diversi

Ora il sole andrà all'inferno
E la luna cavalcherà alta nel cielo
lasciatevi salutare per l'ultima volta
Ogni uomo deve morire
ma è scritto nella luce delle stelle
e in ogni linea del palmo della tua mano
siamo pazzi a combattere una guerra
con i nostri compagni d'armi

Voglia di... è un iniziativa editoriale di
Alexandro Deblis Everet Editore
Via Solferino, 4 - Cremona
Direttore Responsabile: Fabio Tumminello
Registrazione al Tribunale di Cremona
n°616/2019 del 26 marzo 2019
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