Voglia di Sport
McLaren: una scuderia gloriosa nata da un ragazzo che non poteva camminare
- Mer 01 Lug 2020
Negli anni quaranta Bruce McLaren è un ragazzino neozelandese che vive con i suoi genitori, gestori di una stazione di servizio nel paese natio. Nessuno potrebbe pensare che quel ragazzino avrà un futuro importante. Affascinato dalle auto, il giovane Bruce curiosa spesso intorno alle automobili che transitano dalla stazione di famiglia, si informa sulla loro meccanica. Improvvisamente, la serenità di una giovinezza normale viene sconvolta da una malattia rara che travolge la sua vita: i dottori dicono che non potrà più camminare.
Bruce si sottopone a cure dolorose, tenendo in trazione le gambe a lungo, quasi miracolosamente supera il male e ricomincia a camminare senza problemi, contrariamente alle previsioni dei medici.
Non si ferma qui. La passione per le auto cresce, diventa un mestiere e inizia a fare il pilota con grandi risultati. Bruce inizia a vincere e viene notato in patria e all’estero, il suo talento non passa inosservato. Alla fine Jack Brabham lo chiama e va a correre in formula 1 per la Cooper, l'occasione che Bruce aspettava. Il neozelandese conferma il suo talento vincendo 4 gran premi, diventa anche il più giovane (al momento della sua vittoria) ad aver mai vinto un gran premio.
Non ancora soddisfatto, dopo qualche anno fonda una sua scuderia e continua a correre mietendo vittorie. Quella scuderia si chiama ovviamente come lui: McLaren, un nome destinato a entrare nella storia.
Nel 1970, a nemmeno 33 anni, sta conducendo una prova sul circuito di Goodwood in Gran Bretagna quando esce di pista e va a sbattere violentemente contro una torretta. La sua vita finisce lì, ma il suo nome resta grazie alla scuderia: la McLaren è diventata conosciuta nel mondo, partendo da un ragazzino neozelandese che pareva destinato a non poter camminare.