Voglia di Sport

NELLA FOTO QUELLO SULLA SINISTRA E’ GUY ROUX APPENA NOMINATO PLAYER-MANAGER NEL 1961 (nemmeno si diceva così all’epoca)

Guy Roux: quando allenatore e squadra diventano una cosa sola (44 anni di storia insieme!)

Auxerre è una cittadina della Borgogna in Francia. Non fa neppure 40000 abitanti, è una località di provincia che non sarebbe molto nota nel mondo se non forse per i suoi vini e monumenti.

Invece, ha una storia incredibile da raccontare grazie alla sua squadra di calcio. I biancazzurri nascono nel 1905, fondati dall’abate Deschamps, un personaggio che tiene molto all’educazione dei giovani e allo sport come strumento per far crescere i ragazzi. Sarà anche per questo, ma per decenni la squadra non vince quasi mai, concentrandosi sulla crescita degli uomini, senza mai raggiungere però le categorie professionistiche. Negli anni cinquanta milita nell’equivalente della nostra quinta serie.

Nel 1938 intanto nasce un ragazzino, si chiama Guy ed abita vicino al confine con la Germania. Suo padre durante la guerra sarà anche catturato e finirà prigioniero in terra teutonica. I suoi genitori si trasferiscono presso Auxerre e lui si appassiona al calcio. Nel 1952 entra nelle giovanili del club.

finalecoupe.jpeg

L'AUXERRE PRONTO ALLA FINALE DI COPPA DI FRANCIA COL NANTES NEL 1979



Guy prova per qualche anno a fare il calciatore ma non è molto abile. Lascia Auxerre e passa al Limoges ma capisce che non è cosa.

Estate 1961. L’Auxerre vuole un allenatore nuovo ma ha pochi soldi da spendere. Dalla quinta serie è risalito in quarta ma ha poche ambizioni. Ed ecco che il nostro Guy a soli 23 anni decide di lanciarsi: come giocatore non è bravo? Proviamo come allenatore. Si propone per pochi soldi ma con tante idee e ottiene la panchina.

Ha un modo di fare particolare. Ama accentrare: non è solo allenatore, innanzitutto, ma anche giocatore (non è abile ma una mano la può dare ed eccolo nelle vesti di player-manager). Si occupa però anche dei trasferimenti e delle trattative, come un direttore sportivo. Cerca gli sponsor, tiene i rapporti con la città, segue i giocatori e taglia perfino l’erba del campo. Fa tutto lui! Ha anche un carattere complesso: modi tirannici e spicci, prima donna che vuole stare al centro dell’attenzione, diciamo che è un padre-padrone, pronto a fare tutto per il club ma che sente anche come una cosa sua.

Nel 1962 comunque deve assentarsi due anni: la Francia lo chiama, servizio militare due anni in Germania, dove i francesi avevano truppe di stanza all’epoca. Ci va di mala voglia: vuole tornare al suo Auxerre.

La dirigenza lo aspetta: due allenatori a interim e nel 1964 il posto è suo. Intanto nel 1963 il presidente è diventato Jean Claude, con cui ci sarà una bella intesa.

La squadra piano piano cresce. E’ una crescita molto lenta, ma molto costante. Nel 1970, finalmente, arriva la promozione in C e Guy decide di smettere come giocatore. Farà solo l’allenatore.

hamelroux1.jpg

ROUX E HAMEL GIOVANI

Nel 1974 arriva per la prima volta la serie B. Guy è già allenatore da oltre un decennio, la crescita continua. Nel 1979 l’Auxerre sorprende tutti e si guadagna la finale di coppa di Francia perdendo solo ai supplementari contro il fortissimo Nantes.

Nel 1980 arriva la storica prima seria A, dopo quasi 20 anni dall’arrivo in panchina di Guy. Per una città di 40000 abitanti scarsi un grande traguardo, ma in realtà diventa un punto di partenza.

Guy, appoggiato da Jean Claude, non vuole spendere: è famoso per la sua tirchieria, anche nella vita privata. Quale società non ne sarebbe entusiasta?

La squadra si specializza nel lanciare giovani grazie a un vivaio curato ovviamente dall’interventista Guy, inoltre ci si specializza nel rilanciare giocatori in crisi.

I campioni iniziano a indossare la maglia dell’Auxerre, sempre senza spendere, usando i criteri di Guy. Arrivano negli anni il polacco Szarmach, Bats, Ferreri (che per un periodo vive a casa di Guy!), Cantona, Scifo, quel Basile Boli che punirà il Milan in finale di coppa campioni, Mexes, Blanc.

cantona.jpg

ERIC CANTONA IN MAGLIA AUXERRE



La squadra raggiunge le coppe europee e nel 1993 elimina addirittura l’Ajax di Van Gaal raggiungendo le semifinali di Coppa UEFA. Nel 1994 vince la coppa di Francia e nel 1996 arriva la clamorosa accoppiata scudetto-coppa seguita dal conseguimento dei quarti di finale in Champions League.

auxerre.jpeg

L'AUXERRE IN CHAMPIONS LEAGUE NEL 1995-1996

Nel 2000, dopo quasi 40 anni, Guy decide di diventare direttore tecnico lasciando la panchina ma se la riprende dopo un anno: troppa la voglia di fare tutto lui. Va avanti fino al 2005 quando si ritira nell’anno del centenario del club, vincendo l’ennesima coppa di Francia. Nel 2007 proverà anche una breve esperienza al Lens ma durerà poche partite: lui è fatto per Auxerre, non per altri luoghi.

Jean Claude, il presidente, che lo ha accompagnato per tutta l’avventura, va avanti fino al 2009 prima di mollare.

hamelroux2.jpg

ROUX E HAMEL IN EPOCA RECENTE


Uno è diventato allenatore nel 1961 e con brevi pause è durato 44 anni. L’altro è diventato presidente nel 1963 ed è durato 46 anni.

Quando i due sono saliti in cattedra ad Auxerre il presidente americano era Kennedy, in Francia c’era De Gaulle al potere, quando è arrivato Guy nemmeno esisteva il muro di Berlino.

Hanno finito nell’era di internet e dei cellulari, con Bush al potere negli States.

Guy Roux e Jean Claude Hamel hanno preso una squadra dilettanti di una cittadina e sono arrivati a dominare la Francia e brillare in Europa attraversando 40 anni di calcio...

Se non è una storia incredibile questa!

Voglia di... è un iniziativa editoriale di
Alexandro Deblis Everet Editore
Via Solferino, 4 - Cremona
Direttore Responsabile: Fabio Tumminello
Registrazione al Tribunale di Cremona
n°616/2019 del 26 marzo 2019
Provider: Serverplan
Partita IVA: 01653460194

Consulta la Privacy Policy