Voglia di Sport

Quella volta che il portiere del Lussemburgo si nascose dietro al palo per paura dei bolidi di Levratto, "lo sfondatore di reti"...

Ci sono momenti che sembrano talmente assurdi, talmente incredibili da non apparire reali. Momenti che si trasformano in leggende, quelle storielle che ascolti al bar e pensi "sì vabbeh tanto non è vero". Eppure, momenti del genere si verificano davvero, lasciando attoniti gli spettatori testimoni oculari.

Alle Olimpiadi del 1924 l’Italia incontra il Lussemburgo nel torneo di calcio. La nazionale azzurra non ha ancora vinto niente nella sua storia ma piano piano sta crescendo e comincia ad avere alcuni campioni in squadra. Fra questi, c'è lui, "lo sfondatore di reti": Virgilio Felice Levratto, professione cannoniere, caratteristiche particolari tiro potentissimo tanto da dare lavoro, appunto, a chi ripara le reti, spesso e volentieri. Durante la partita proprio il nostro Levratto riceve palla e dopo aver caricato il tiro come alla playstation lascia partire un bolide che colpisce al mento il portiere lussemburghese Etienne Bausch: sfortunatamente, il poveretto aveva la lingua fra i denti proprio nel momento in cui la palla gli è arrivata addosso e gli esiti sono rovinosi con perdita di alcuni denti, taglio profondo alla lingua e sangue ovunque.

A quei tempi di cambi non se ne parla (chi perdeva un giocatore per infortunio giocava in dieci, se si trattava del portiere fra i pali andava un giocatore di movimento) e Bausch stoicamente torna in porta per non svantaggiare la propria squadra ma dopo qualche minuto riecco Levratto solo davanti a lui e pronto a caricare la botta: terrorizzato, Bausch scappa e si nasconde dietro il palo lasciando la porta incustodita. L’Italia stava già vincendo e Levratto impietosito e in preda all’ilarità calcia volutamente a lato, con comprensione! Una scena da bar ma tutta vera...

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