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Il clamoroso Magdeburgo 1974: una squadra della Germania Est capace di vincere in Europa
- Mar 08 Ago 2023
Il calcio della Germania Est ha il fascino della storia, di un mondo lontano da quello occidentale eppure così vicino, un mondo che non c'è più e non ricostituibile.
I tedeschi dell'est si sono presi le loro soddisfazioni nel mondo del calcio ma a livello di club la vittoria più clamorosa è sicuramente quella ottenuta dal Magdeburgo nel 1974. Nell’anno d’oro del calcio tedesco-orientale, quando la nazionale ottenne la storica vittoria sui cugini dell’ovest ai mondiali, il Magdeburgo vinse la coppa delle coppe in modo del tutto inatteso.
Il Magdeburgo era cresciuto nel giro di pochi anni, passando dalla seconda serie tedesco orientale a scudetti e coppe vinte a raffica. Grande protagonista dell'ascesa fu Heinz Krugel, già Ct della Germania Est, ex giocatore costretto a smettere per un precoce infortunio prima dei 30 anni: prese in mano il Magdeburgo nel 1966 e lo impostò con un gioco molto aggressivo e basato su una serie di passaggi fluidi per costruire un calcio collettivo.
Altro punto di forza coltivato dal Magdeburgo furono le giovanili del club, particolarmente produttive. Nel 1974 la vittoria in coppa delle coppe fu non a caso raggiunta schierando quasi tutti ragazzi nati entro una cinquantina di km da Magdeburgo, sulla stregua di quello che fece il Celtic nel 1967 in coppa dei Campioni.
Raccontiamola nel dettaglio, quella impresa del 1974. Il Magdeburgo debutta nella coppa delle Coppe nei sedicesimi di finale sfidando il Nac Breda, squadra olandese che per motivi di incasso decise di giocare a Rotterdam, sede designata della finale del torneo, la partita casalinga: il Magdeburgo, curiosamente, inizia e finisce il torneo nello stesso stadio.
La vittoria sul Nac Breda è agevole, molto più difficile superare il turno successivo contro i cecoslovacchi del Banik Ostrava: il Magdeburgo perde 2-0 in trasferta ma compie la grande impresa della rimonta vincendo 3-0 in casa.
Nei quarti di finale altra sfida tutta orientale contro il Beroe Stara Zagora, formazione bulgara: per la prima volta a Magdeburgo arrivano 1000 tifosi ospiti. Il Magdeburgo vince in casa, in trasferta soffre ma tiene duro e passa ancora una volta il turno.
La semifinale sembra poter essere il capolinea perché per la prima volta nel torneo il Magdeburgo deve sfidare una squadra prestigiosa a livello europea: lo Sporting Lisbona, una delle big portoghesi.
I lusitani sono chiaramente favoriti ma i tedeschi reggono benissimo l'urto e pareggiano 1-1 in trasferta. In casa Magdeburgo si trasforma nel solito fortino e la vittoria 3-2 proietta il Magdeburgo in finale.
Si gioca a Rotterdam e l’avversario è il Milan di Rivera, favoritissimo della vigilia d'obbligo. Il Magdeburgo studia bene la partita: Krugel rinuncia al suo gioco offensivo e si copre inserendo il quasi sconosciuto Helmut Gaube per marcare Rivera, il giocatore che fa la differenza per i rossoneri.
La mossa funziona. Si gioca in una serata di pioggia incessante e gli spettatori sono appena 5000, minimo storico per una finale europea. Dalla Germania Est arrivano solo 500 tifosi che poi tifosi "normali" non sono: si tratta di soggetti selezionati dal partito, qualcuno di loro chiede perfino quale delle due squadre è il Magdeburgo…(i criteri di selezione erano politici e non basati sulla effettiva fede sportiva).
In campo la partita ha uno spartito chiaro: il Milan prova a comandare il gioco non riesce a passare, il Magdeburgo si difende bene e tenta di pungere sornione. Alla fine il Milan si fa male da solo: Lanzi commette la più classica delle autoreti. Il Magdeburgo sogna ad occhi aperti ma rimane concentrato contro un Milan che non riesce a sfondare e una incursione di Seguin porta al raddoppio che sigilla la partita.
Vince 2-0 il Magdeburgo: resterà l'unico trofeo vinto in Europa da una squadra tedesca orientale.
In campo a festeggiare c’è anche Jurgen Sparwasser, asso del Magdeburgo: sarà lui qualche mese dopo a segnare il gol della vittoria sui tedeschi dell’ovest ai mondiali. Un anno indimenticabile per Sparwasser, un anno indimenticabile per Magdeburgo.