Il destino bussa quando meno te l’aspetti...
2002, Glasgow, Scozia: Real Madrid e Bayer Leverkusen si giocano la finale di Champions League
Il Real Madrid è sempre il Real e ha un artista berbero, noto come Zinedine, che illumina il mondo come il sole nel deserto con un gol memorabile, una perla assoluta...
Tutti lo ricordano ma pochi ricordano l’altro eroe di quella partita...un eroe insospettabile perché a partita inoltrata stava ancora in panchina e nessuno si aspettava potesse entrare..
Il destino però bussa quando meno te l’aspetti...
In porta il Real schiera Cesar che si fa male e deve uscire: entra Iker Casillas. E’ giovanissimo ma ha già vinto da titolare il trofeo del 2000. Un ragazzo prodigio ma poi è entrato in crisi fino a perdere il posto da titolare e tanti dicono di lui “è stato solo un fuoco di paglia”
Il Real vince 2-1 ma il Bayer sa che questa è la partita della vita: il Real magari rigiocherà la finale il prossimo anno, una squadra di Leverkusen sa che è già una magia esserci arrivati una volta..
Il finale è un assalto: il Bayer carica come un toro, spinge, tira, assalta. Il Real sorpreso barcolla e si aggrappa al suo eroe inatteso, al suo ragazzino: Iker entra freddo, non ha avuto il tempo di prendere paura, di sentire la pressione, tanto sta in panchina...Para, para, para. Di tutto, di più...Uno, due, tre, quattro grandi interventi e ancora e ancora
Alla fine al Bayer restano solo lacrime e rimpianti mentre il Real festeggia: è nata una stella e per una dozzina di anni brillerà alta nel cielo vincendo tutto ciò che si può vincere, è nato Iker Casillas...
Il destino bussa quando meno te l’aspetti...