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Nel 1993 Gianluca Vialli gioca nella Juventus ma non sta vivendo un periodo fortunato, tra problemi fisici e cambi di ruolo (fu impiegato anche come centrocampista nei suoi primi tempi juventini). A Roma trova una delle sue giornate più sfortunate. La Roma gioca una grande partita e mette sotto la Juve per tutto il primo tempo, trovando il gol con una incornata di Balbo su angolo di Mihajlovic. Nel secondo tempo la Juve reagisce e si procura un rigore proprio con Vialli toccato da Lorieri, un gran portiere, in uscita. Dal dischetto calcia Robi Baggio ma lo sbaglia. Passano pochi minuti ed è Moeller ad andare giù su contatto con Mihajlovic (quel giorno aveva il fallo da rigore facile!).

Tocca proprio a Vialli calciare: prende la rincorsa, si carica...e si carica troppo perché il peso va sulla gamba d’appoggio e si frattura incredibilmente al metatarso. La palla, per di più, va fuori.
La Juve pareggerà con Moeller ma nel finale un guizzo di Mussi regalerà alla Roma una vittoria meritata. I dottori diranno che Vialli si era fratturato "da stress", un tipo di frattura dovuto all'eccesso di carico ripetuto su muscoli e tendini. C'è una spiegazione scientifica, insomma.

Fratturarsi tirando un rigore, però, non capita certo tutti i giorni...