Voglia di storia

La fame durante un assedio: mangiare cani, gatti ed elefanti a Parigini nel 1870

Fra 1870 e 1871 Parigi vive l’assedio prussiano (sono i tempi della Comune) e la situazione è confusa e disperata. La città deve fare fronte a molti problemi, uno dei più importanti è la mancanza di cibo. Disperati, i parigini iniziano a mangiare animali che solitamente non erano prediletti per essere cucinati. Si mangiano i cavalli, si mangiano i cani, si mangiano i gatti.

Non basta e si decide di mangiare alcuni animali presenti negli zoo cittadini. In particolare, vengono uccisi i due elefanti, Castore e Polluce, in quanto la loro dimensione avrebbe permesso di sfamare molti parigini. Si mangiano anche cammelli, orsi, lupi. Victor Hugo scrive di avere assaggiato un ratto. Insomma, qualsiasi cosa va bene, basta mangiare.

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E’ famoso il menù preparato da un ristorante, il “Cafè voisin” aperto nonostante tutto, che per le feste natalizie propone piatti a base di animali esotici (era un ristorante di lusso, erano piatti considerati comunque ghiottonerie). Le Figaro, che esisteva già, propone invece ai suoi lettori ricette creative con gli animali più improbabili.

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Sul tema suggerisco la seguente fonte:”A history of cookbooks” di Henry Notaker

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