Voglia di storia
1814: una fiera sul Tamigi ghiacciato con banchetti per bere e mangiare e perfino un elefante
- Gio 28 Lug 2022
Il Tamigi oggi non ghiaccia più da tempo, ma in passato ha subito in diverse occasioni dei fenomeni "glaciali" che hanno portato a trasformare in ghiaccio interi pezzi del corso del fiume per brevi periodi in inverno. E’ successo decine di volte, l’ultima nel 1814. Ci sono, spiegano gli storici, dei motivi tecnici legati a come era disposto fisicamente il fiume all’epoca e ai ponti che lo attraversavano (ma non mi azzardo a entrare nei dettagli, è materia in cui non sono per nulla preparato), inoltre faceva più freddo che in epoca contemporanea e in alcuni inverni particolarmente rigidi poteva accadere un fenomeno di questo tipo.
Che cosa è successo, però, esattamente nel 1814?
Nel 1814 a partire dalla fine di dicembre (intendiamo dagli ultimi giorni del 1813) una nebbia fitta si abbatte su Londra. E’ talmente fitta che la gente esce di casa con la lanterna in mano e nonostante questo si perde, perfino nelle vie principali. Un componente della famiglia reale che voleva fare visita a un suo amico nobile rinuncia: non ci si vede niente, un nebbione impenetrabile. Dopo qualche settimana, tocca al ghiaccio. Fra il 30 gennaio e i primi giorni di febbraio il Tamigi si ghiaccia, in alcuni punti completamente. Presso il ponte dei Frati Neri (tristemente famoso in Italia ma qui si parla di un suo antenato: il ponte fu riedificato in seguito, questo preesistente era diverso) la lastra è continua e la gente si avventura sul ghiaccio che ricopre il fiume, la curiosità è troppo forte.
Ci sono incidenti e qualcuno, imprudente, affoga, come un certo idraulico Davis, di cui conosciamo solo il cognome. In molti punti però il ghiaccio è abbastanza resistente e come accaduto in passato i londinesi si organizzano: si organizza una vera e propria fiera, con cibo, alcool (si narra che in questa fiera venne venduto un particolare tipo di gin particolarmente alcolico, un ottimo modo per scaldarsi), oggetti in vendita, giochi, feste di ogni tipo.
Gli animali vengono cucinati sul ghiaccio, direttamente. Per molti è una opportunità: il fiume dava anche da lavorare e col ghiaccio non si poteva lavorare normalmente, per molte famiglie era un problema di sopravvivenza trovare un lavoro alternativo. La fiera offre questa possibilità a chi era costretto a fermare le proprie attività normali a causa del ghiaccio.
Non c’è polizia, all’epoca non era previsto controllasse eventi del genere, quindi è tutto lasciato al buon senso e non manca chi esagera coi rischi e finisce con l’affogare, nel complesso però la fiera riesce: sarà l’ultima, perché da allora non è più accaduto un fenomeno di glaciazione del genere.
Ah, c'è anche la storia dell’elefante! Di che si tratta? Beh, le fonti dell’epoca riportano che durante la fiera qualcuno ne fece passeggiare uno sul ghiaccio, evidentemente come sfida. Le fonti lo dicono, lascio decidere a voi se “si sono allargate” su questo colorito dettaglio.
FONTI
Il sito ufficiale del museum of London riporta un lungo articolo (per comodità cercate su google “museum london 1814 frost fair”, l’articolo è in inglese)
“Famous frosts and frost fairs in Great Britain” di William Andrews
“Frost fair: When an elephant walked on the frozen River Thames” dal sito della BBC