Voglia di storia
La triste fine di Gordiano: la vita difficile degli imperatori a Roma
- Ven 15 Set 2023
Il potere comporta sempre dei rischi personali, è una legge antica quanto il mondo. Nell’antica Roma, questa legge era anche molto più valida di oggi. Nel terzo secolo, fare l’imperatore era diventato un mestiere davvero molto rischioso, statistiche alla mano (quanti imperatori morti di morte violenta!).
Forse per questo, quando Gordiano si sentì offrire la carica di imperatore di Roma, nel 238, fu riluttante: non voleva accettare, non se la sentiva.
Lui era proconsole d’Africa ed era in corso una rivolta per la politica di imposizione fiscale di Massimino il Trace, imperatore in carica, una rivolta da inquadrare nelle lotte fra potere dell’imperatore e privilegi del ceto senatorio.
La carica di imperatore era certamente allettante, ma un uomo potente e che faceva una vita agiata poteva anche perderci in termini di sicurezza e tranquillità. Gordiano alla fine accettò ma la scelta, forse costretta dalla situazione, non fu molto felice.
Ad ogni modo, Gordiano associò al potere il figlio Gordiano II e trovò appoggi importanti alla sua posizione anche a Roma.
Subito, però, arrivarono i problemi. In Numidia regnava come governatore Capelliano (fedele a Massimino) che aveva avuto problemi privati con Gordiano, una vera e propria disputa sfociata in una causa legale secondo le fonti. Gordiano cercò di destituirlo ma Capelliano reagì guidando il suo esercito, che comprendeva anche i formidabili e temuti cavalieri numidi, verso Cartagine, dove si trovava Gordiano.
Gordiano inviò il figlio con l’esercito a difendere la città ma la battaglia si tramutò in una disfatta e Gordiano II stesso perse la vita. Alla notizia della sconfitta e della morte del figlio, come se nulla fosse, Gordiano si ritirò nelle sue stanze e si tolse la vita.
Io lo immagino, solo e anziano, nelle ultime ore, mentre malediva quel titolo che tutti ambivano ma che era stato all'origine della sua triste fine: aveva ricoperto il ruolo di imperatore solo 22 giorni e gli era costato così rapidamente la vita e quella del figlio.