Voglia di storia

Le due versioni dell'accordo fra Cile e Rapa Nui

Quella che vedete è una copia del trattato che il 9 settembre 1888 fu firmato da Policarpo Toro, capitano di corvetta e rappresentante cileno, e da Atamu Tekena, re di Rapa Nui (o isola di Pasqua) e dai vari capi del popolo isolano (diversi firmarono con una croce perché non sapevano scrivere, per amore della precisione). Questo documento è stata la base legale del possesso cileno dell’isola.

Subito Policarpo affittò l’isola a una compagnia per lo sfruttamento agricolo (allevamento principalmente) e dopo qualche anno la popolazione locale si ritrovò ad essere confinata in un unico villaggio senza poter uscire, in base alle regole che erano state instaurate per non infastidire la nuova attività.

Sin da quel momento è iniziata una lunga lotta che è arrivata fino ai giorni nostri: molti indigeni vorrebbero infatti lasciare il Cile, accusato di non aver mai fatto gli interessi della popolazione locale.

È interessante notare che questi scontri, anche molto duri, hanno portato alla riscoperta del trattato di cui una copia è riemersa recentemente portando a una contestazione: il trattato è infatti scritto in spagnolo e in lingua locale e sono emerse differenze rilevanti nelle due versioni, che in teoria dovevano essere identitiche.

Il trattato per parte cilena pare una dichiarazione di annessione, per parte locale è interpretato come una dichiarazione di amicizia (per approfondire vi invito a leggere le fonti citate sotto che entrano nel dettaglio nell'analizzare questo aspetto della questione).

Esiste anche una tradizione orale locale secondo la quale Atamu Tekena avrebbe preso in mano una zolla di terra con un po' di erba e avrebbe donato l’erba ai cileni trattenendo la terra, simboleggiando una cessione di autorità ma conservando il controllo della terra per il proprio popolo.

È un esempio di come i contrasti politici possano portare ad approfondire la ricerca storica: questo trattato e la sua interpretazione hanno una grande importanza perché hanno un riflesso diretto e immediato sulla vita attuale degli isolani. La forte motivazione ha spinto gli isolani a fare ricerche fino a riuscire a riscoprire il documento originale e a verificare la differenza fra le due versioni in spagnolo e in lingua locale.

Sul tema:

il saggio Easter Island Law Land di Maria Pereyra-Uhrle e il saggio “Policarpo Toro y la Isla de Pascua”

il saggio “How did Chile acquire Easter Island?” di Carlos Lopez

“Rapa Nui: the struggle for indigenous land rights on Easter Island” di Chloe Baartmans

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