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Mystic River rappresenta uno dei film più maturi di Clint Eastwood. Una analisi obiettiva, spietata, senza sconti delle difficoltà che affliggono l’animo umano nella società moderna, dell’isolamento che spinge gli esseri umani a non riuscire a comunicare fra loro, del peso del peccato e dell’incancellabilità del passato. È un film che si regge sulla bravura degli interpreti Tim Robbins, Kevin Bacon, Laura Linney e su una regia asciutta, essenziale, micidiale nel mettere a nudo le debolezze umane. Su tutti campeggia però un Sean Penn in stato di grazia. I temi trattati come detto sono diversi. Li analizziamo uno per uno:

ATTENZIONE SPOILER (per chi non avesse mai visto il film)

1) IL PASSATO Eastwood tratteggia una società in cui non si può scappare dal proprio passato, in cui il destino presenta sempre il conto dei propri errori e del proprio vissuto. Lo sa bene Dave, prelevato da piccolo mentre sta giocando da due pedofili e tormentato per giorni prima di scappare: un’esperienza che lo spingerà all’omicidio. Lo sa Jimmy che deve fare i conti tutti i giorni col suo passato di criminale: quando Katie, sua figlia, viene uccisa, il suo pensiero è “dentro di me io so che ho contribuito alla sua morte ma non so in quale modo” (alla fine scoprirà che è stata uccisa usando la pistola di un suo vecchio compagno nel mondo del crimine, in qualche modo ha una relazione con la sua morte).

Durante le indagini la polizia cerca di scavare nel suo passato e Jimmy dice “Sedici anni fa sono stato dentro due anni, ti serve per sapere chi ha ucciso mia figlia?”. Quando pensa di aver scoperto il colpevole, uccide Dave per poi scoprire di aver ucciso la persona sbagliata. Sean, Kevin Bacon, deve gestire il suo rapporto con l’amico di infanzia Jimmy che è un criminale e non riesce ad avere rapporti umani soddisfacenti perché l’esperienza di Dave lo ha traumatizzato.

È lui a dire “a volte penso che ci siamo saliti tutti e tre insieme su quella macchina” (la macchina dei pedofili che hanno portato via Dave). Brendan deve frequentare la sua Katie di nascosto perché Jimmy non gli perdona di essere figlio di un padre che è stato criminale insieme a lui. È una società che ti etichetta: ciò che hai compiuto o semplicemente l’ambiente da cui provieni ti definisce e non ti lascia scampo.

2) L’ISOLAMENTO E IL PECCATO Le persone non riescono a comunicare, neppure quando si amano. Sean riceve una telefonata silenziosa da sua moglie, che non vede da tempo, tutti i giorni. Lei non riesce a parlargli, lui nemmeno. Si desiderano ancora, è evidente, ma il muro di gomma fra loro è troppo forte da abbattere. Katie ama suo padre ed è riamata ma frequenta di nascosto Brendan: non ha la forza di imporre al padre i suoi sentimenti per lui, ne teme la reazione. Dave non riesce a rivelare il lato più nascosto della sua anima a sua moglie al punto che quando confessa di avere ucciso (un pedofilo, in un atto di collera collegato a quanto vissuto in gioventù) non viene compreso e neppure capito e per questo alla fine pagherà con la vita. Il fratello sordomuto di Brendan ha il terrore di perderlo e di perdere il suo amore ma non riesce a comunicarglielo e finirà invece con uccidere Katie, che potrebbe portarglielo via. Quando Brendan lo scopre infatti glielo dice “A chi vuoi bene?” ...le persone si amano, sono rapporti profondi e forti, nonostante questo non riescono a parlarsi davvero e questo conduce ad errori spaventosi, peccati mortali, destini fatali.

3) L’AMORE Le uniche persone che riescono ad avere un rapporto sincero fino in fondo, a comunicare nel profondo sono Jimmy e Annabeth. Quando lui, sconvolto dal dolore per Katie ma anche dal senso di colpa per aver ucciso la persona sbagliata, si rifugia fra le braccia di lei, non ha bisogno di parlare per farsi capire. E Annabeth lo assolve nel nome dell’amore:”Papà è un re e farà tutto il possibile per le persone che ama. Tutti sbagliano, tutti. I grandi uomini cercano di fare la cosa giusta. Ed è questo l’importante, è questo il vero amore. Ecco perché papà è un grande uomo”. Annabeth insiste parlando di Celeste che non ha saputo fidarsi del marito e confidando a Jimmy i suoi sospetti lo ha spinto a ucciderlo, in definitiva. Annabeth dice”Loro sono deboli”. Loro chi? Ribatte Jimmy. “Loro, tutti loro”.

Questa è la chiave. Per amare fino in fondo ci vuole coraggio, ci vuole forza, ci vuole la capacità di aprirsi e di esporsi alla possibilità di essere feriti, la capacità di fare scelte, anche sbagliando. Solo loro ci riescono e solo loro quindi sono forti in un mondo di deboli. È la forza del loro amore che li proteggerà in un mondo pieno di peccati, di colpe, di silenzi, di non detti.

La scena finale esplicita tutto questo: una città in festa, una parata, le famiglie che assistono. Sean e Jimmy che si guardano sapendo ciò che è successo. I destini delle persone si intrecciano, dal passato non si può scappare, il silenzio porta a sbagliare. Ci vuole forza per amare, ci vuole coraggio per aprirsi, ci vuole carattere per riuscire a comunicare. Ma è solo un amore senza silenzi, i silenzi che allontano, che permette di emergere e galleggiare nel fiume cupo che attraversa la società umana: il fiume in cui vengono gettati i cadaveri degli omicidi è anche il fiume simbolico dove si nascondono i peccati che ci tormentano, i peccati che ci trascinano verso il fondo.


Il film completo è acquistabile su Youtube

La versione originale de "La morte non dimentica", noir di Dennis Lehane da cui deriva il film, non è più disponibile, è però stata pubblicata la versione rivista sull'onda del successo del film.