Cremona Magazine.
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Le epidemie sono state ricorrenti con grande frequenza per secoli, prima della recente pandemia che ha interrotto una lunga tregua. Cremona ne ha vissute di innumerevoli. Per capire la violenza di queste epidemie (in assenza di cure mediche, di prevenzione, di vaccini e di buone condizioni igieniche) ecco i dati pubblicati dalla "Gazzetta di Cremona" il 3 ottobre 1855. Era in corso una epidemia di colera che aveva interessato tutto il territorio provinciale e il giornale pubblicava aggiornamenti frequenti.

Quel giorno furono pubblicati i dati relativi alla diffusione dell'epidemia dalla sua comparsa a Cremona il 15 luglio al 24 settembre 1855 (l'epidemia colpì gran parte dell'Italia e precisiamo anche che non finì il 24 settembre a Cremona, ma sono dati che pubblichiamo a titolo di esempio).

7052 casi registrati da inizio epidemia

116 in cura attualmente

3405 guariti

3531 morti

Come vedete il tasso di letalità si aggira intorno al 50%, una cifra altissima. Per avere un riferimento gli abitanti della provincia di Cremona al censimento del 1861 (sei anni dopo) erano 291000 circa. In un paio di mesi il colera aveva ucciso l'1,21% della popolazione cremonese (un applicato a oggi vorrebbe dire 850 morti nella sola città di Cremona in due mesi, percentualmente).